Il Consiglio federale adotta il rapporto intermedio sui crediti garantiti da una fideiussione solidale COVID-19

Berna, 29.11.2023 - Il 29 novembre 2023 il Consiglio federale ha adottato il rapporto intermedio sul programma di crediti garantiti da una fideiussione solidale COVID-19, che ha costituito il maggior sostegno alla liquidità delle imprese nella storia svizzera. Dal rapporto emerge che i costi sostenuti sinora risultano proporzionati all’utilità sociale che hanno consentito di trarre.

Tra il 26 marzo e il 31 luglio 2020 sono stati complessivamente erogati 137 870 crediti COVID-19 per un ammontare complessivo di 17 miliardi di franchi. Ha ottenuto un credito COVID-19 il 23 per cento circa di tutte le imprese in Svizzera, che rappresentano un terzo della manodopera indigena. La Confederazione è riuscita a realizzare rapidamente il programma di fideiussioni solidali COVID-19 grazie a un'efficiente rete di banche e alle quattro organizzazioni di fideiussione riconosciute.

Allo scopo di poter accordare i finanziamenti in tempi rapidi e senza burocrazia, la Confederazione si è limitata a un'autodichiarazione rilasciata dal mutuatario e a un esame basilare da parte delle banche creditrici per i crediti COVID-19 fino a 500 000 franchi. Questa procedura di erogazione ha inevitabilmente comportato un certo potenziale di abuso. La verifica a posteriori di ogni singolo credito COVID-19 era prevista sin dall'inizio. Fino a giugno 2023 i verdetti di colpevolezza emessi per abuso riguardavano lo 0,3 per cento di tutti i crediti accordati. Il contrasto agli abusi prosegue. In considerazione della notevole portata del programma, dell'elevato potenziale di abuso e della verifica di ogni singolo credito, la suscettibilità agli abusi può essere sinora considerata relativamente limitata.

Costi proporzionati all'utilità sociale

A giugno 2023 le spese amministrative delle organizzazioni di fideiussione, incluse quelle sostenute per la consultazione di terzi, si attestavano a 45 milioni di franchi, le spese per il personale interno alla Confederazione a due milioni di franchi. Sebbene i crediti con fideiussioni onorate ammontassero a circa 810 milioni di franchi a metà giugno 2023, le perdite effettive della Confederazione a fronte dei crediti COVID-19 risultavano pari a 62 milioni di franchi, il che equivale a una perdita percentuale dello 0,37 per cento. È presumibile che la quota di perdite aumenterà, ma allo stato attuale non emergono segnali che indichino il raggiungimento del 10 per cento di perdite stimato in passato.

Il programma di sostegno alla liquidità ha consentito di evitare fallimenti e ha contribuito a garantire 1,3 milioni di posti di lavoro (espressi in equivalenti a tempo pieno). Ha inoltre aiutato a prevenire una grave recessione autoalimentata, lanciando anche un importante segnale a imprenditori e lavoratori.

Non sarà possibile trarre un bilancio definitivo sul programma di fideiussioni solidali COVID-19 prima del 2031, quando giungerà a scadenza. Secondo il rapporto intermedio, i costi del programma sostenuti fino al 2023 e quelli attesi risultano proporzionati all'utilità sociale che hanno consentito di trarre.

Adeguamento dei tassi d'interesse - verifica costante

La legge prevede che il Consiglio federale verifichi i tassi d'interesse dei crediti COVID-19 e dei crediti COVID-19 Plus al 31 marzo di ogni anno ed eventualmente li adegui agli sviluppi del mercato. Gli attuali tassi d'interesse dell'1,5 per cento per i crediti COVID-19 e del 2,0 per cento per i crediti COVID-19 Plus potranno essere modificati dal Consiglio federale a decorrere da fine marzo 2024.

Indirizzo cui rivolgere domande

Comunicazione SG-DEFR
info@gs-wbf.admin.ch
+41 58 462 20 07