Organi direttivi superiori delle imprese e degli istituti parastatali: rinnovati gli obiettivi sulla rappresentanza delle comunità linguistiche e dei sessi

Berna, 01.11.2023 - Il Consiglio federale si adopera per un’equa rappresentanza delle comunità linguistiche e dei sessi negli organi direttivi superiori di imprese e istituti parastatali. Nella seduta del 1° novembre 2023 ha aggiornato gli obiettivi in merito, che entreranno in vigore il 1° gennaio 2024.

Il Consiglio federale intende provvedere affinché le comunità linguistiche e i sessi siano rappresentati in modo equo negli organi direttivi superiori delle imprese e degli istituti parastatali. A tale scopo ha riesaminato la regolamentazione vigente e, nella seduta del 1° novembre 2023, ha aggiornato gli obiettivi applicabili agli organi direttivi superiori di cui all’articolo 2 capoverso 2 dell’ordinanza sulla retribuzione dei quadri. L’evoluzione della rappresentanza delle comunità linguistiche e dei sessi nelle imprese e negli istituti parastatali è illustrata annualmente nel rapporto del Consiglio federale sulla retribuzione dei quadri all’attenzione della Delegazione delle finanze delle Camere federali.

I valori di riferimento (di durata indeterminata) attualmente in vigore per la rappresentanza delle comunità linguistiche saranno mantenuti poiché la ripartizione delle lingue nazionali in Svizzera è pressoché invariata dal 2021. Le comunità linguistiche dovranno continuare a essere rappresentate secondo i valori seguenti: la comunità di lingua tedesca per il 62,2 per cento, quella francofona per il 22,9 per cento, quella italofona per l’8,0 per cento e quella di lingua romancia per lo 0,5 per cento.

Per quanto riguarda la ripartizione dei sessi, si persegue in linea di principio l’obiettivo della parità. Il valore del 50 per cento non può tuttavia essere raggiunto per motivi puramente aritmetici, visto che nell’85 per cento delle imprese e degli istituti parastatali il numero attuale dei membri del consiglio di amministrazione e del consiglio d’istituto è dispari. A seconda delle dimensioni di tali organi, la ripartizione dei sessi è perciò considerata equa già con una quota del 40 per cento. L’attuale obiettivo del 40 per cento è pertanto mantenuto e dovrà essere raggiunto entro la fine del 2027. Alle imprese e agli istituti parastatali si applicano dunque requisiti più stringenti rispetto alle imprese quotate in borsa, per le quali è stato fissato un valore di riferimento del 30 per cento. In tal modo la Confederazione continua a essere un datore di lavoro esemplare.


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