Sorveglianza delle telecomunicazioni: prevista una classificazione semplificata delle persone obbligate a collaborare

Berna, 18.10.2023 - Il Consiglio federale ritiene la legge federale sulla sorveglianza della corrispondenza postale e del traffico delle telecomunicazioni (LSCPT) sufficientemente favorevole alle PMI. A suo parere occorre intervenire solo a livello di ordinanza. Questo è quanto emerge dal rapporto «Per una legge federale sulla sorveglianza della corrispondenza postale e del traffico delle telecomunicazioni adeguata», adottato dal Consiglio federale durante la seduta del 18 ottobre 2023 in adempimento del postulato Albert Vitali 19.4031. L’obiettivo è dunque disciplinare più chiaramente nell’ordinanza la classificazione delle varie imprese obbligate a collaborare.

Affinché la sorveglianza del traffico delle telecomunicazioni funzioni, il Servizio Sorveglianza della corrispondenza postale e del traffico delle telecomunicazioni (Servizio SCPT) dipende dalla collaborazione delle imprese del settore. I fornitori di servizi di telecomunicazione (FST) hanno al riguardo obblighi di informazione e sorveglianza supplementari. I FST più piccoli possono essere esentati da alcuni obblighi come quello di memorizzare i metadati o fornire le informazioni in modo automatizzato. Il passaggio a una categoria inferiore (downgrade) comporterà una serie di risparmi.

Il postulato Albert Vitali 19.4031, trasmesso dal Consiglio nazionale nel 2021, incaricava il Consiglio federale di indicare in un rapporto come adattare le basi legali nella LSCPT al fine di proporzionare l'attuazione delle misure di sorveglianza ai vari fornitori di servizi nel settore della telecomunicazione.

Nessun adattamento della LSCPT

Nel suo rapporto in adempimento al postulato, il Consiglio federale giunge alla conclusione che le basi legali tutelano sufficientemente le piccole e medie imprese da investimenti costosi. La LSCPT impone solamente ai FST obblighi di informazione e sorveglianza supplementari. Ma nel contempo prevede la possibilità di esentare i FST di esigua importanza economica, tra cui in particolare le PMI, dall'obbligo di garantire una disponibilità attiva a sorvegliare. Per i fornitori di servizi di comunicazione derivati (FSCD, p. es. i fornitori di applicazioni per messaggistica o videotelefonia), la LSCPT prescrive solamente obblighi di tolleranza. Di conseguenza non occorre intervenire a livello di legge.

Definizioni chiare nella OSCPT

Secondo il Consiglio federale occorre adattare l'ordinanza sulla sorveglianza della corrispondenza postale e del traffico delle telecomunicazioni (OSCPT) affinché definisca in modo chiaro le persone obbligate a collaborare, in particolare i FST e i FSCD, consentendo di individuare chiaramente la categoria cui appartiene un fornitore. La revisione della OSCPT, già in corso, mira anche ad adattare i criteri per ridurre sia gli obblighi dei FST sia quelli estesi dei FSCD. Inoltre è al vaglio la possibilità di limitare automaticamente gli obblighi dei FST in base alla OSCPT.

Il Consiglio federale respinge infine la proposta del postulato di escludere i FSCD dal campo di applicazione della OSCPT, altrimenti la sorveglianza delle telecomunicazioni presenterebbe pesanti lacune con gravi conseguenze per il perseguimento penale e la tutela della sicurezza pubblica.


Indirizzo cui rivolgere domande

Jean-Louis Biberstein (caposettore Diritto e Controlling), Servizio Sorveglianza della corrispondenza postale e del traffico delle telecomunicazioni, T +41 58 462 26 27, jean-louis.biberstein@isc-ejpd.admin.ch



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