Meno morti e feriti gravi sulle strade svizzere nel primo semestre 2023

Berna, 14.09.2023 - Nei primi sei mesi del 2023 hanno perso la vita sulle strade svizzere 100 persone e 1818 sono rimaste gravemente ferite. Rispetto allo stesso periodo del 2022, si osserva dunque una diminuzione degli infortunati gravi (totale di morti e feriti gravi), in particolare fra gli occupanti di autovetture e i ciclisti. È quanto si evince dalle statistiche sull’incidentalità stradale della prima metà del 2023, curate dall’Ufficio federale delle strade USTRA.

Dopo un incremento straordinario nel 2022, il numero di morti e feriti gravi in seguito a incidente stradale in Svizzera è tornato a scendere nei primi sei mesi del 2023: 100 persone sono decedute e 1818 hanno riportato lesioni serie, corrispondenti a un calo rispettivamente di 19 morti e 108 feriti gravi sullo stesso periodo dell'anno precedente.

Le statistiche semestrali rappresentano un'analisi provvisoria dei dati registrati nel sistema d'informazione sugli incidenti stradali gestito dall'USTRA. Le rilevazioni definitive riferite al 2023 saranno disponibili nella primavera 2024.

Occupanti di autovetture

Le persone decedute fra chi viaggiava in automobile sono state 28, quelle ferite gravemente 338, rispettivamente 10 e 47 in meno in confronto al primo semestre 2022. Si constata pertanto una riduzione degli infortunati gravi in questa categoria dopo le cifre elevate registrate l'anno scorso. L'analisi per fascia d'età mostra la maggiore contrazione nei gruppi 18-24, 55-64 e 75+. Sono diminuiti in particolare gli incidenti dovuti a sbandamento o perdita di controllo del mezzo (-46 infortunati gravi) e i tamponamenti (-15).

Sul totale, 96 erano passeggeri, 270 conducenti; di questi ultimi, il 71 per cento circa è stato responsabile del sinistro. In calo soprattutto gli episodi dovuti a stanchezza o colpo di sonno, alcol e debolezza/malore.

Motociclisti

In questa categoria sono morte 22 persone (2022: 23) e 489 sono rimaste gravemente ferite (2022: 514). Si rileva un calo nelle fasce d'età comprese fra i 55 e i 74 anni. Sul totale degli infortunati gravi, 17 erano passeggeri, 494 si trovavano alla guida e in circa due terzi dei casi sono stati responsabili del sinistro, spesso per disattenzione e distrazione nonché velocità inadeguata; quest'ultima casistica, così come l'uso scorretto del mezzo, ha registrato la diminuzione maggiore.

Ciclisti

Come nel primo semestre del 2022, anche per il periodo in esame i ciclisti deceduti sono stati 9, quelli gravemente feriti 348 (2022: 393). La contrazione interessa in maniera piuttosto uniforme tutte le fasce d'età. Circa la metà degli incidenti gravi è stata conseguenza di sbandamento o perdita di controllo della bicicletta e in due casi su tre la responsabilità è ascrivibile al ciclista stesso.

E-biker

Nei primi sei mesi dell'anno sono morti 10 e-biker (2022: 15) e 252 hanno riportato lesioni gravi (2022: 237), segnando un incremento del numero complessivo di infortunati gravi in questa categoria. Quanto alla ripartizione per tipologia di veicolo, 51 viaggiavano su un'e-bike veloce (2 morti, 49 feriti gravi) e 211 su un modello lento (8 morti, 203 feriti gravi). Rispetto allo stesso periodo del 2022, si registra una diminuzione da 96 a 76 nelle fasce d'età tra i 55 e i 74 anni per quanto riguarda le e‑bike lente, mentre per le versioni veloci l'analisi per struttura di età non evidenzia variazioni significative.

La maggior parte degli episodi è dovuta a sbandamento o perdita di controllo del mezzo. Oltre il 72 per cento dei 260 conducenti di e-bike gravemente infortunati è stato direttamente responsabile dell'incidente; fra le cause principali, disattenzione e distrazione, comportamento errato e influsso di alcol. I cali più consistenti si registrano nelle casistiche disattenzione e distrazione (-13 infortunati gravi) e manovre di guida errate (-12), mentre vi è stato un aumento nella categoria guida sotto l'effetto dell'alcol (+11).

Pedoni

Il bilancio del primo semestre è di 17 pedoni deceduti, proprio come nello stesso periodo del 2022, e 198 feriti gravemente (2022: 213). Sul totale degli infortunati gravi, 94 si trovavano sulle strisce pedonali (2022: 106) e 121 al di fuori degli attraversamenti segnalati (2022: 124). Nella maggior parte dei casi gli incidenti non sono stati provocati dai pedoni, responsabili soltanto nel 28 per cento degli episodi in cui hanno perso la vita o riportato lesioni serie.

Monopattini elettrici

Per la prima volta questa tipologia di veicoli costituisce una categoria statistica a sé stante. Nel periodo in esame, 1 persona è deceduta (come nel 2022) e 51 hanno riportato lesioni serie (2022: 44). Si osserva dunque un nuovo aumento del numero di infortunati gravi fra gli utenti di monopattini elettrici. Gli episodi si sono verificati quasi esclusivamente in centro abitato. Sul totale registrato, 50 erano alla guida del mezzo, 2 erano passeggeri. Nel 90 per cento dei casi, il sinistro è imputabile al conducente: la causa principale più frequente è stata l'alcol (un terzo del totale), seguita da comportamento improprio del conducente (6 persone). Vi è una netta predominanza maschile fra gli infortunati gravi di questa categoria (87%).

Mezzi simili a veicoli (pattini in linea, skateboard ecc.)

Qui si riscontrano 2 decessi (2022: 3), mentre sale a 31 il numero di feriti gravi (2022: 22). Gli incidenti sono avvenuti quasi sempre in centro abitato (circa 88%). La fascia più colpita continua a rimanere quella dei minori tra i 2 e i 13 anni (20 infortunati gravi), con un incremento soprattutto fra i bambini in tenera età (fino ai 5 anni). Nel 70 per cento dei casi il mezzo coinvolto era un monopattino senza trazione elettrica.

La statistica semestrale degli incidenti stradali si basa sui dati dell'apposito sistema informativo dell'USTRA, in cui sono registrati tutti i sinistri segnalati dalla polizia verificatisi su strade e piazze pubbliche con coinvolgimento di almeno un veicolo motorizzato, una bicicletta o un mezzo simile a veicolo. Il bilancio di metà anno si intende provvisorio: i dati definitivi seguiranno nella primavera 2024.


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