Lancio della campagna 2023

Berna, 26.08.2023 - Allocuzione del consigliere federale Albert Rösti a Swiss Life Arena

(Fa fede il testo parlato)

Cara famiglia UDC,

sicurezza e libertà: la Svizzera è forte grazie a una base di valori consolidati. Se mi fosse concessa una sola frase a questo proposito, citerei semplicemente il frontespizio del nostro attuale programma di partito; lì troviamo la sintesi perfetta: «Per un futuro in sicurezza e libertà».

È più di un semplice slogan che suona bene. È la ragione e lo scopo per cui il nostro Paese esiste. La nostra storia è sempre stata all’insegna della libertà e della sicurezza, a partire dal Patto federale.

Quest’anno celebriamo i 175 anni della Costituzione federale. Gli anni ’40 del XIX secolo sono un periodo incredibilmente interessante. L’ho ripercorso ancora una volta con attenzione e mi sono stupito nel constatare come questi valori fondamentali – la libertà e la sicurezza – siano da sempre sotto pressione e oggetto di contestazioni, siano regolarmente messi in discussione e debbano costantemente essere difesi.

Pressione...

Talvolta la pressione viene dall’estero. A volte è frutto del disorientamento che si registra nella nostra stessa Svizzera. Ma in entrambi i casi, il parallelismo tra ieri e oggi è spesso sorprendente.

Nel 1848 la Svizzera scelse di andare per la sua strada in Europa. Gli Stati monarchici guardavano con sospetto e disapprovazione al nostro libero Stato federale e sarebbero stati ben felici di imporci il loro ordine. Vedevano la Svizzera come un fastidioso corpo estraneo; non rientravamo nella loro visione del mondo. Minacciarono persino di invaderci. Il consigliere federale Jonas Furrer fece sapere a nome del Governo: «Die unabhängige Schweiz wird sich weiterhin selber regieren» (La Svizzera indipendente continuerà a governarsi da sola). Non solo è un messaggio chiaro, ma anche senza tempo!

... e disorientamento

Come ho detto, non è solo la pressione dall’estero a mettere in pericolo la sicurezza e la libertà, ma anche il disorientamento in Patria. 175 anni fa si accese una disputa particolarmente feroce sulla neutralità: le rivolte scoppiate in vari Paesi europei in quel periodo alimentarono nella politica e nei media del nostro Paese un’ondata di entusiasmo per la guerra. Non si poteva restare in disparte. Bisognava impegnarsi. Dare il proprio contributo. Esserci. Alcuni vi scorgevano un’opportunità strategica. Altri un imperativo morale.

Giornalisti euforici iniziarono a denigrare la neutralità:

Nel 1848, ad esempio, la Berner Zeitung pose la domanda retorica se, date le circostanze, un temporaneo allontanamento dal principio di neutralità non fosse necessario per motivi di ordine superiore («ob unter den gegebenen Umständen nicht eine vorübergehende Abweichung vom Neutralitätsprinzip ‘durch höhere Rücksichten geboten sei'»)  

E il Seeländer Anzeiger definì la neutralità come una cosa assurda e impossibile («Absurdität und Unmöglichkeit»).

Una formulazione simile di questo concetto si potrebbe facilmente ritrovare sui giornali o sui media online di questa mattina. Come si dice: la storia non si ripete, ma spesso fa rima con sé stessa. 

Il nostro compito

Periodicamente vi sono momenti in cui la Svizzera subisce pressioni dall’estero o rischia di perdere la bussola.

Opporsi allo spirito del tempo, vivere e difendere la propria forma di governo non è mai facile, né allora né oggi. Finora il nostro Paese ha sempre trovato la forza di evitare le peggiori aberrazioni. E questo mi rende ottimista per il futuro della Svizzera.

È evidente, infatti, che anche la nostra generazione si trova oggi ad affrontare un compito molto simile: è nostro compito, nostra responsabilità, resistere alla pressione esercitata sul nostro Paese e guidare la Svizzera attraverso le incertezze del nostro tempo – in modo da preservare la libertà e la sicurezza per le generazioni future.

Sono fermamente convinto che possiamo farcela, ma occorre uno sforzo enorme da parte di tutti noi! Perché ciò avvenga, è necessario un successo dell’UDC alle elezioni di ottobre. So che siete pronti ad assumervi questo importante impegno per il nostro Paese! E ve ne ringrazio! Lo fate per la sicurezza e la libertà!


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