Statistica sulla popolazione straniera relativa al 1° semestre 2023

Berna-Wabern, 17.08.2023 - Nel primo semestre del 2023 la forte domanda sul mercato del lavoro e il tasso di disoccupazione strutturalmente basso hanno continuato a incidere sui flussi di immigrazione diretti verso la Svizzera. Nello specifico, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso è aumentato il numero di lavoratori provenienti da Paesi dell’UE/AELS. L’immigrazione netta nella popolazione residente permanente straniera si è attestata a 47 200 persone, 9384 in più rispetto al primo semestre del 2022. A fine giugno 2023, 2 275 965 cittadini stranieri risiedevano in Svizzera a titolo permanente.

Complessivamente, tra gennaio e fine giugno 2023 l'immigrazione nella popolazione residente permanente straniera ha riguardato 85 732 persone, facendo registrare un aumento di 10 634 persone (+14,2 %) rispetto allo stesso periodo del 2022. L'immigrazione delle persone provenienti da Paesi dell'UE/AELS è cresciuta di 8736 unità (+16,5 %), attestandosi a 61 808 persone, mentre quella delle persone originarie di Stati terzi è aumentata di 1898 unità (18,6%), attestandosi a 23 924 persone.

Parallelamente, l'emigrazione ha riguardato 34 452 residenti permanenti di nazionalità straniera (+651 persone rispetto al 2022). In totale, 26 350 cittadini dell'UE/AELS (+339 persone) e 8102 cittadini di Stati terzi (+312 persone) hanno lasciato la Svizzera.

L'immigrazione netta nella popolazione residente permanente straniera è quindi aumentata di 9834 persone, fino a raggiungere 47 200 unità (differenza tra l'immigrazione e l'emigrazione, comprese alcune correzioni statistiche). Il saldo migratorio dei cittadini provenienti da Paesi dell'UE/AELS è aumentato di 7849 persone, passando a 32 487 unità, e quello degli Stati terzi ha fatto registrare un incremento di 1535 persone, attestandosi a 14 713 unità.

Mercato del lavoro dinamico

Dopo un periodo di instabilità causata dalla pandemia di COVID-19, l'aumento dell'immigrazione innescatosi nel 2022 è proseguito nel corso del primo semestre del 2023; evoluzione, questa, fortemente legata al mercato del lavoro. A fine giugno 2023 l'immigrazione dei lavoratori stranieri si è attestata a 95 242 persone, di cui 43 180 sono giunte in Svizzera per esercitare un'attività lucrativa di breve durata (+14,8 % rispetto a fine giugno 2022) e 52 062 (+17,3 %) un'attività lucrativa a lungo termine. Per quanto riguarda i titoli di soggiorno contingentati destinati ai cittadini di Stati terzi che esercitano un'attività lucrativa, alla fine del mese di giugno 2023 era stato rilasciato il 41 % dei permessi di soggiorno di breve durata (1632 permessi L) e il 41 % dei permessi di dimora (1838 permessi B) disponibili. I cittadini tedeschi, francesi, italiani e portoghesi hanno rappresentato la metà dell'immigrazione finalizzata all'esercizio di un'attività lucrativa in Svizzera.

La situazione economica e l'internazionalizzazione di economia e società fanno da traino nell'evoluzione della domanda delle aziende. Inoltre, il tasso di disoccupazione non è mai stato così basso da oltre 20 anni. Per numerose professioni, a complemento della manodopera presente in Svizzera, il reclutamento all'estero ha permesso di compensare la necessità di ricambio legata agli sviluppi demografici (pensionamenti). Gli aumenti più cospicui degli ingressi per esercitare un'attività lucrativa a lungo termine sono stati registrati negli ambiti di attività nel settore secondario e nei servizi, nell'industria alberghiera e nella ristorazione, nella pianificazione, nella consulenza e nell'informatica, nel commercio e nella sanità.

Inoltre, nel primo semestre del 2023 sono stati rilasciati 41 747 nuovi permessi per frontalieri, mentre nei primi sei mesi del 2022 ne erano stati rilasciati 38 547. I soggiorni di breve durata sottostanti all'obbligo di notifica erano 168 896 (rispetto ai 155 570 dello stesso periodo dell'anno precedente). Sono considerati di breve durata i soggiorni che non superano i tre mesi o i 90 giorni lavorativi per anno civile effettuati da persone che assumono un impiego di breve durata in Svizzera (60 %), da lavoratori distaccati (31 %) o da fornitori di servizi indipendenti (9 %).


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