Restrizioni per i documenti di viaggio russi

Berna, 16.08.2023 - Le persone provenienti dai territori ucraini sotto occupazione russa e dalle regioni separatiste della Georgia, in possesso di documenti di viaggio russi, non possono più richiedere visti Schengen né attraversare le frontiere esterne di Schengen. Nella seduta del 16 agosto 2023 il Consiglio federale ha ripreso la prassi vigente definita dall’UE.

I passaporti ordinari e diplomatici, i permessi di soggiorno per apolidi, le decisioni di rimpatrio e i documenti di identità dei marittimi non sono riconosciuti. Per quanto riguarda l'Ucraina, i documenti di viaggio rilasciati dopo una certa data, che varia a seconda della regione, non sono più accettati.

Quanto alla Georgia, dal 26 agosto 2008 nelle regioni separatiste dell'Abcasia e dell'Ossezia del Sud o alle persone ivi residenti non è più ammesso ottenere un visto Schengen con i documenti di viaggio russi. Dall'agosto 2008 la Russia riconosce l'Abcasia e l'Ossezia del Sud come Stati indipendenti. Posizione condivisa soltanto da pochi Paesi, ma non dalla Svizzera che considera queste regioni parte integrante della Georgia.

In qualità di Stato membro di Schengen, la Svizzera è tenuta ad accettare determinate decisioni dell'UE. Nonostante le restrizioni, è possibile rilasciare visti per motivi umanitari o di interesse nazionale oppure in virtù di obblighi internazionali.


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