Il Consiglio federale prosegue i lavori per una rete a banda ultra larga in tutta la Svizzera

Berna, 28.06.2023 - Affinché in tutta la Svizzera la popolazione e l'economia possano beneficiare della digitalizzazione, occorre un'infrastruttura a banda larga affidabile in tutte le regioni. Con il rapporto sulla strategia della Confederazione in materia di banda ultra larga, il Consiglio federale mostra come sarà possibile garantire una connessione Internet veloce anche nelle regioni in cui l’estensione non è conveniente per il settore. L’Esecutivo ha incaricato il DATEC di elaborare, entro fine anno, delle proposte per il seguito dei lavori. Nella sua seduta del 28 giugno scorso, il Consiglio federale ha approvato il rapporto sulla strategia della Confederazione in materia di banda ultra larga in adempimento dell’omonimo postulato della Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio nazionale.

La strategia in materia di banda ultra larga illustra come anche le regioni in cui l’estensione non è conveniente per il settore nei prossimi anni saranno dotate di una connessione Internet veloce. Affinché tutta la popolazione e l’economia possano beneficiare al meglio della digitalizzazione, si mira a una copertura capillare di 1 Gbit/s. Ciò consente a più utenti e dispositivi di stabilire un collegamento ad alta velocità.

Un programma di promozione statale limitato nel tempo rappresenta un elemento centrale della strategia. Potrebbe contribuire al rafforzamento delle regioni periferiche e strutturalmente deboli, e impedire un divario digitale tra città e campagna. Il sostegno verrebbe applicato soltanto dove il mercato non propone già un'offerta. In tal modo s’impedisce che la messa in atto della strategia in materia di banda larga freni gli investimenti privati o li soppianti completamente. Il programma di promozione è quindi per forza di cose sussidiario. Gran parte degli investimenti necessari per l’ampliamento dell’infrastruttura a banda larga deve essere sostenuta da privati.

Programma di promozione

Il programma di promozione per le regioni periferiche sarebbe dotato di fondi pubblici. Si orienta alla domanda e prevede il raggiungimento graduale di un obiettivo di potenziamento da stabilire. La promozione è incentrata sul potenziamento della rete in fibra ottica fino all'interno degli appartamenti. Tuttavia, a determinate condizioni, l'incentivazione può estendersi anche al collegamento con altre tecnologie come la radiocomunicazione mobile.

Per l’impostazione del programma di promozione va garantito che l’obiettivo di potenziamento sia raggiunto in modo parsimonioso con il minor impiego possibile di risorse. Occorre anche indire gare pubbliche. Si aggiudicheranno il contributo gli offerenti che prevedono di utilizzare meno fondi.

Finanziamento

Il rapporto mostra diverse possibilità per finanziare la strategia in materia di banda ultra larga. A livello federale i fondi potrebbero derivare dal bilancio ordinario o essere costituiti dalle entrate delle future assegnazioni di frequenze di radiocomunicazione mobile, ad esempio tramite asta. Possono essere inclusi contributi supplementari dei rispettivi Cantoni e Comuni.

Il Consiglio federale ha incaricato il DATEC di procedere ad accertamenti approfonditi per la strategia in materia di banda ultra larga e di presentare, entro fine anno, delle proposte per il seguito dei lavori.

L'infrastruttura dei gigabit acquisisce sempre più importanza

Come espresso nel rapporto, il fabbisogno di collegamenti a banda larga continuerà ad aumentare, come sottolineato anche dalla pandemia di COVID-19. La digitalizzazione raggiunge sempre più ambiti della vita (p.es. formazione, salute, lavoro), e per le nuove applicazioni, come le soluzioni cloud, la telemedicina o l'intelligenza artificiale, è richiesta una connessione Internet veloce. Le regioni che non dispongono dell'infrastruttura adatta alla digitalizzazione rischiano di essere tagliate fuori. L'insediamento delle imprese e la popolazione residente ne sono svantaggiati. Il Consiglio federale intende contrastare questo rischio. Anche la Commissione europea mira a garantire una copertura capillare con 1 Gbit/s.


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