Svizzera e Austria consolidano la cooperazione per arginare la migrazione secondaria
Berna, 20.06.2023 - La Svizzera e l’Austria hanno tratto un bilancio positivo dal piano d’azione congiunto contro la migrazione secondaria e hanno espresso l’intenzione di collaborare ancora più strettamente. Questi temi sono stati trattati nell’incontro di lavoro tra la consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider e il ministro austriaco degli interni Gerhard Karner il 20 giugno 2023 a Dürnstein, in Austria. I due ministri hanno discusso anche della cooperazione transfrontaliera in materia di polizia.
Per arginare la migrazione secondaria, il 28 settembre 2022 la Svizzera e l'Austria hanno concordato un piano d'azione congiunto comprendente non solo provvedimenti di politica migratoria a livello bilaterale e internazionale, ma anche misure di polizia di frontiera. La consigliera federale Baume-Schneider, capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), giudica buona la cooperazione tra i due Paesi volta a combattere la migrazione secondaria. Tra gennaio e fine maggio 2023, al confine austro-svizzero sono state fermate 4001 persone entrate illegalmente; pochissime avevano presentato domanda d'asilo in Svizzera. Inoltre il loro numero è sensibilmente diminuito rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso quando le entrate illegali ammontavano ancora 5271.
La collaborazione bilaterale: uno strumento per combattere la migrazione secondaria
In occasione dell'incontro con il suo omologo, la consigliera federale Baume-Schneider ha anche espresso il desiderio della Svizzera di rivedere il vigente accordo di riammissione con l'Austria e il Liechtenstein; secondo il capo del DFGP agevolando le riammissioni gli Stati inviano un segnale contro la migrazione secondaria.
Sia la Svizzera che l'Austria sono toccate in egual misura dalla decisione dell'Italia di sospendere i trasferimenti Dublino. Secondo il Capo del DFGP, questa misura indebolisce il sistema Dublino e quindi un elemento centrale del sistema europeo dell'asilo. Tale sistema va riformato, ma questo non significa che non occorre onorare gli impegni attuali, anzi. In occasione dell'incontro entrambi i ministri hanno sottolineato i progressi raggiunti l'8 giugno dagli Stati Schengen nell'ambito della riforma del sistema europeo della migrazione e dell'asilo. La Consigliera federale ha affermato che la Svizzera sostiene l'obiettivo di creare un equilibrio tra solidarietà e responsabilità condivisa.
Potenziare la cooperazione in materia di polizia: una priorità
Durante l'incontro si è parlato anche della cooperazione in materia di polizia tra i due Paesi. Il Capo del DFGP ha sottolineato che tale cooperazione è molto stretta ed efficiente, fattore fondamentale per affrontare le minacce transfrontaliere come il terrorismo, la cibercriminalità e la criminalità organizzata. Secondo la Consigliera federale, è dunque una priorità della Svizzera potenziare la cooperazione in materia di polizia con l'Austria.
L'incontro di Dürnstein è la prima visita bilaterale di lavoro del Capo del DFGP in Austria. L'8 maggio 2023 aveva già partecipato all'incontro dei ministri di giustizia dei Paesi germanofoni a Langenlois in Austria.
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