Diritto di garanzia in caso d'acquisto: Consiglio federale per la modernizzazione

Berna, 16.06.2023 - Il diritto di garanzia svizzero è obsoleto e non tutela a sufficienza i consumatori. È la conclusione tratta nel rapporto redatto in risposta a un postulato e approvato dal Consiglio federale nella seduta del 16 maggio 2023. Il rapporto ritiene auspicabile conformare il diritto svizzero in materia agli standard minimi applicabili nell'Unione europea (UE) per rafforzare la posizione dei consumatori.

Il diritto di garanzia verte sulla responsabilità oggettiva del venditore per l'assenza di difetti della cosa venduta. Nell'UE è armonizzato da anni e di recente è stato modernizzato. Un rapporto in adempimento di un postulato confronta pertanto la situazione giuridica in Svizzera con quella nell'UE, fondandosi su approfondite analisi del possibile impatto normativo di una modernizzazione del diritto di garanzia svizzero introdotto all'inizio del secolo scorso.

Il rapporto del Consiglio federale ritiene insoddisfacente la situazione giuridica nel nostro Paese in particolare riguardo ai prodotti digitali o contenenti componenti digitali. A differenza dell'UE, la Svizzera non disciplina esplicitamente come gestire i difetti riscontrati in questi prodotti; segnatamente i consumatori non hanno alcun diritto legale ad aggiornamenti o update. Talvolta non è nemmeno chiaro se il diritto di compera con le sue regole di garanzia è applicabile. Ciò compromette la certezza del diritto.

Conformare il diritto svizzero in materia di garanzia allo standard minimo in vigore nell'UE migliorerebbe la situazione rafforzando anche la posizione dei consumatori, che nel caso di prodotti difettosi attualmente dipendono dalla benevolenza del venditore. È una situazione insoddisfacente e il Consiglio federale auspica quindi modificare il Codice delle obbligazioni. Tocca ora al Parlamento decidere se dare il via a un progetto di legge in materia.

Inutile vietare specificamente l'obsolescenza programmata

L'obsolescenza programmata è una strategia aziendale mirata ad accorciare volutamente il ciclo di vita dei propri prodotti per costringere i consumatori a sostituirli anzitempo. Il progresso tecnologico e il conseguente aumento di prodotti digitali e dispositivi interconnessi hanno acuito la rilevanza del tema. Il postulato 18.3248 Marchand-Balet incaricava il Consiglio federale di redigere un rapporto sulla situazione giuridica che disciplina l'obsolescenza programmata e di valutare se occorreva una normativa specifica a tutela dei consumatori, citando come strumenti ipotizzabili a tal fine eventuali provvedimenti nel diritto di garanzia.

Alla luce delle conclusioni tratte nel rapporto, il Consiglio federale si dice contrario a una norma specifica che vieti l'obsolescenza programmata in quanto il diritto penale e il diritto della concorrenza prevedono già strumenti per contrastare la riduzione fraudolenta del ciclo vitale dei prodotti. Inoltre le modifiche mirate del diritto di garanzia, che il Consiglio federale sostiene, possono contribuire a combattere l'obsolescenza programmata.


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