Il Consiglio federale non vuole assoggettare le infrastrutture del settore energetico alla lex Koller

Berna, 02.06.2023 - Il Consiglio federale non vuole assoggettare le centrali idroelettriche, le reti di trasporto dell’energia elettrica e le reti del gas alla legge federale sull’acquisto di fondi da parte di persone all’estero (LAFE, cosiddetta lex Koller). Come illustrato nel parere del 2 giugno 2023, ritiene che la lex Koller non sia lo strumento adatto per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento nel settore energetico.

Un’iniziativa parlamentare depositata il 16 dicembre 2016 chiede di assoggettare le infrastrutture strategiche dell’economia energetica, segnatamente le centrali idroelettriche, le reti di trasporto dell’energia elettrica e le reti del gas, alla legge federale sull’acquisto di fondi da parte di persone all’estero (LAFE, cosiddetta lex Koller). La Commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia (CAPTE-N) ha quindi elaborato un progetto di modifica della lex Koller in tal senso.

La necessità di legiferare era stata giustificata in particolare con il fatto che le centrali idroelettriche e le reti rivestono un’importanza strategica e vitale per assicurare un approvvigionamento indipendente, ragion per cui andrebbe esclusa la loro vendita a persone all’estero ai sensi della lex Koller, prevedendo tuttavia possibili deroghe nella legge da adeguare.

L’attuazione mediante una modifica della lex Koller è inadeguata

Nel parere del 2 giugno 2023 il Consiglio federale riconosce la necessità di rafforzare la sicurezza dell’approvvigionamento nel settore energetico, ma sottolinea che lo scopo della lex Koller è un altro, ossia di regolamentare la vendita di fondi a persone all’estero. La modifica proposta introdurrebbe all’interno della stessa legge due procedure distinte di autorizzazione con scopi diversi.

Il Consiglio federale ritiene pertanto che la lex Koller non sia lo strumento adatto per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento nel settore energetico. Inoltre, il progetto preliminare solleva varie questioni relativamente alla garanzia della proprietà e alla libertà economica. Per questi e altri motivi, il Consiglio federale propone al Parlamento di respingere il progetto preliminare di modifica della lex Koller. La sua posizione è condivisa anche da un’ampia maggioranza dei partecipanti alla consultazione.

Importanti infrastrutture del settore energetico sono già in mano dello Stato

Il Consiglio federale fa inoltre presente che la normativa in vigore offre già una protezione adeguata contro l’influsso straniero sulle infrastrutture del settore energetico. Le infrastrutture importanti appartengono già alla Confederazione, ai Cantoni e ai Comuni, ragion per cui la vendita a persone all’estero è in ogni caso una decisione politica. Inoltre, con la mozione 18.3021, il Parlamento ha incaricato il Consiglio federale di creare una base legale per controllare gli investimenti, che contribuirebbe a proteggere anche le infrastrutture del settore energetico.


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