Strade nazionali 2022: traffico ancora in aumento

Berna, 30.05.2023 - Dopo i due anni caratterizzati dalla pandemia di COVID-19 prosegue il ritorno alla normalità del volume di traffico, salito ulteriormente nel 2022 e attestatosi quasi ai livelli del 2019. È quanto si evince dal rapporto sulla viabilità pubblicato dall’Ufficio federale delle strade (USTRA). In aumento anche le ore di coda sulla rete nazionale, registrate per il 50 per cento nelle aree di Zurigo, Basilea, Ginevra, Berna, Losanna e Ticino. Per rendere la circolazione più scorrevole, l’USTRA punta su gestione del traffico, miglioramento dei punti di intersezione con le reti subordinate e potenziamenti mirati secondo il Programma di sviluppo strategico delle strade nazionali (PROSTRA).

L'emergenza sanitaria aveva provocato una forte contrazione dei volumi di traffico, soprattutto nel 2020. Nel 2021 invece si registrava una netta tendenza al rialzo, proseguita nel 2022 con un ulteriore aumento del 6,7 per cento dei veicoli sulle strade nazionali e una percorrenza complessiva di 29,3 miliardi di veicoli-chilometro. Cifre, queste, che si avvicinano ai valori del 2019.

La rete nazionale riveste grande importanza per l'intera viabilità: con un'estensione inferiore al 3 per cento del totale, nel 2022 ha infatti assorbito un buon 41 per cento del traffico. Il dato è ancora più significativo per il trasporto di merci, concentratosi per oltre il 70 per cento sulle strade nazionali. Le autostrade sono di gran lunga le arterie più efficienti della rete.

Code nel 2022

Sulla rete delle strade nazionali si sono formati incolonnamenti per un totale di 39 863 ore: si tratta del valore più alto mai registrato, in crescita del 22,7 per cento rispetto all'anno precedente. Più della metà delle ore di coda si sono verificate nelle regioni di Zurigo/Argovia, Basilea, Berna/Soletta, Lucerna, Ticino e Lemano. Questi punti critici rispecchiano le situazioni di maggior traffico sulle singole autostrade.

Fra le cause domina ancora, per oltre l'85 per cento, il «traffico intenso». Un valore elevato che evidenzia la fragilità del sistema, diffusamente congestionato a livelli tali da determinare lunghi ingorghi e spostamenti impattanti verso la viabilità cantonale e comunale.

Misure per fluidificare il traffico

Anche nel 2022 l'USTRA ha adottato diverse strategie per ridurre il numero di ore di coda, puntando tra le altre cose su un utilizzo più efficiente e razionale dello spazio stradale. A tal fine continuano gli interventi intesi a potenziare e ottimizzare gli impianti di gestione del traffico, tra cui strumenti per la regolazione armonizzata dei limiti di velocità, corsia dinamica, sistemi di dosaggio agli ingressi autostradali e di comando impianti.

L'effetto di queste misure sulle congestioni più intense è tuttavia insufficiente, per cui sono indispensabili anche potenziamenti mirati per risolvere criticità specifiche. I progetti di ampliamento necessari sono riportati e classificati per grado di priorità nel PROSTRA, aggiornato e presentato al Parlamento ogni quattro anni. Il messaggio che accompagna l'ultima edizione, attualmente al vaglio delle Camere, indica come obiettivo il miglioramento della viabilità e della sostenibilità delle autostrade, da realizzarsi entro il 2030, soprattutto negli agglomerati urbani, garantendo al contempo la resilienza della rete.

In futuro sarà ancora più importante di quanto non lo sia già oggi assicurare un livello minimo di resilienza della rete viaria nazionale, per esempio ampliando l'infrastruttura prima di eseguire lavori di manutenzione: è il caso del risanamento delle gallerie, per il quale la realizzazione di una nuova canna può prevenire lo stallo completo del traffico in una determinata regione. Oltre a queste opere servono però anche soluzioni innovative, come l'ASTRA Bridge.


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