Colloqui von Wattenwyl del 5 maggio 2023

Berna, 05.05.2023 - Venerdì 5 maggio 2023 si sono svolti i colloqui von Wattenwyl, ai quali hanno partecipato i vertici dei partiti di governo e una delegazione del Consiglio federale composta dal presidente della Confederazione Alain Berset, dal consigliere federale Albert Rösti, dalla consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider e dal cancelliere della Confederazione Walter Thurnherr. All’ordine del giorno: la politica energetica, le tematiche ambientali e la politica migratoria.

La Svizzera è riuscita ad affrontare senza problemi l’ultimo inverno grazie al clima mite, ma anche alle misure a breve termine adottate dal Consiglio federale, tra cui la riserva di energia idroelettrica, le centrali elettriche di riserva temporanee, i gruppi elettrogeni di emergenza aggregati, gli acquisti supplementari di gas da parte del settore energetico e la campagna di risparmio energetico. La maggior parte delle misure sarà prorogata, se non addirittura potenziata, anche nel prossimo inverno. La delegazione del Consiglio federale ha informato i vertici dei partiti che le gare d’appalto per l’ampliamento delle capacità di riserva dal 2026 saranno indette verso l’estate. Per quanto riguarda le misure a medio e lungo termine per aumentare la sicurezza dell’approvvigionamento, sono in fase di elaborazione o già in vigore alcuni progetti legislativi, come la legge federale su un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili, l’offensiva nel settore dell’energia solare («Solarexpress») e il progetto sull’accelerazione delle procedure di autorizzazione di impianti che sfruttano le energie rinnovabili. Il Consiglio federale ha inoltre messo a punto alcune misure per l’eventualità di una grave penuria di gas ed elettricità. Le discussioni con i vertici dei partiti si sono concentrate sulla sicurezza dell’approvvigionamento elettrico e sulle misure a medio termine per garantirla. A questo proposito si è parlato anche dell’integrazione della Svizzera nella rete elettrica europea. Sono stati poi esaminati i piani da adottare in caso di penuria di energia o di interruzione della rete.

È seguito uno scambio di opinioni sui progetti legislativi in corso nell’ambito della politica climatica: il primo, ossia la legge sul clima e sull’innovazione (LOCli), sarà posto in votazione il prossimo 18 giugno, mentre il secondo, ovvero la revisione della legge sul CO2 per il periodo successivo al 2024, è in fase di deliberazione parlamentare.

I vertici dei partiti sono altresì stati informati sugli sviluppi in ambito di politica migratoria. La Segreteria di Stato per la migrazione (SEM) prevede che quest’anno molto verosimilmente saranno presentate 27 000 (+/- 3000) domande d’asilo. All’inizio di dicembre 2022, le autorità italiane hanno sospeso i trasferimenti Dublino da tutti gli Stati e non è ancora stata fissata la data per la revoca di tale sospensione. Alla fine di aprile 2023, 65 655 persone fuggite dall’Ucraina avevano ricevuto lo statuto S attivo. Questo numero sta ora diminuendo, perché le persone provenienti dall’Ucraina che stanno lasciando la Svizzera sono più numerose di quelle che stanno arrivando. Complessivamente, lo statuto S è già stato revocato a 11 023 persone. Nel 2023 sono attese tra le 20 000 e le 23 000 domande di statuto S.

La delegazione ha quindi presentato la decisione di principio del Consiglio federale del 26 aprile, in base alla quale, se necessario, si dovranno predisporre alloggi temporanei per decongestionare le strutture collettive della Confederazione e dei Cantoni, ormai al completo. Il Consiglio federale si aspetta che i Cantoni contribuiscano finanziariamente ai costi di esercizio di questi alloggi. La discussione con i vertici dei partiti ha riguardato il sistema Schengen/Dublino e si è focalizzata sulle misure volte a rafforzare le frontiere esterne, sul modo per garantire che tutti i Paesi si assumano le proprie responsabilità, nonché sulla questione dei rimpatri e degli accordi bilaterali in questo ambito.


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