Giornata dell’Europa

Berna, 05.05.2023 - Messaggio del presidente della Confederazione Alain Berset in occasione della Giornata dell’Europa del 5 maggio 2023

Ogni anno, il 5 maggio, nel nostro Continente si festeggia a giusta ragione il Consiglio d’Europa. Fondato nel 1949 con l’obiettivo di ricostruire l’Europa occidentale devastata dalla guerra e favorirne il progresso economico e sociale, il Consiglio d’Europa è diventato una delle principali istituzioni paneuropee, impegnato a promuovere i diritti umani, lo Stato di diritto e la democrazia. Dal 6 maggio 1963, ovvero da ormai 60 anni, anche la Svizzera fa parte del Consiglio d’Europa.

L’adesione al Consiglio d'Europa è stato un passo che ha avuto conseguenze significative, poiché ha contribuito anche in Svizzera a modernizzare lo Stato di diritto e i diritti umani. Un suo strumento essenziale è la Convenzione europea dei diritti dell’uomo (CEDU), che consente a ogni singolo individuo di appellarsi alla Corte europea dei diritti dell’uomo.

Il Consiglio d'Europa è l’organizzazione centrale preposta alla tutela e alla promozione dei diritti umani, della democrazia e dello Stato di diritto in Europa, valori che la Svizzera condivide con gli altri membri e in favore dei quali si impegna a pieno titolo. Per Paesi aperti, democratici e strettamente interconnessi sul piano economico come il nostro è essenziale che il diritto internazionale venga rispettato. Esso tutela gli Stati più piccoli, inducendo al contempo quelli più grandi a rispettare le regole consensualmente definite.

L’aggressione militare russa contro l’Ucraina viola in modo flagrante queste regole e con cruda evidenza ci rende consapevoli che, anche 74 anni dopo la fondazione del Consiglio d'Europa, dobbiamo continuare a impegnarci per i valori da esso propugnati.

Quest’anno, in maggio, si tiene a Reykjavik il quarto Vertice dei capi di Stato e di Governo dei Paesi membri del Consiglio d’Europa. Obiettivo dell’incontro è quello di dare nuovi impulsi all’organizzazione in un momento di grandi sfide. Fra queste vi è anche la richiesta che i crimini di guerra in Ucraina non rimangano impuniti. Altri temi riguardano la resilienza democratica, i diritti umani e l’intelligenza artificiale, i diritti umani e l’ambiente. Nel 60° anniversario della sua adesione, la Svizzera continuerà a fornire il proprio contributo per rafforzare la credibilità e la rilevanza del Consiglio d’Europa e per riaffermare, insieme a tutti gli Stati membri, l’unità di questa comunità di valori.


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