Carenza di alloggi e di terreni edificabili: le città auspicano il diritto di prelazione

Berna, 04.05.2023 - In due terzi delle città e dei Comuni urbani scarseggiano gli alloggi. Il motivo principale sarebbe la mancanza di terreni edificabili e una possibile soluzione il diritto di prelazione. Questa è una delle considerazioni dell’indagine sulla politica dell’alloggio svolta a fine 2022 su mandato dell’Ufficio federale delle abitazioni (UFAB) e dell’Unione delle città svizzere (UCS).

L'obiettivo dell'indagine realizzata nei mesi di novembre e dicembre 2022 dalla società di consulenza «Wüest Partner», nell'ambito della quale sono stati interpellati i 130 membri dell'UCS, era comprendere la situazione abitativa nelle città e nei Comuni urbani nonché raccogliere informazioni sulla politica in materia. Hanno partecipato all'indagine 59 città.

Troppi pochi alloggi a prezzi moderati, anche nelle piccole città
L'indagine conferma che le abitazioni a prezzi accessibili sono una tematica chiave della politica in materia di alloggi delle città ed evidenzia un problema attuale nel dibattito pubblico: l'offerta di alloggi è insufficiente. Due terzi circa delle città ritengono che il numero di alloggi disponibili sia «troppo limitato» o «piuttosto limitato». Oltre alla scarsità di alloggi nel segmento di prezzi inferiore, mancano anche le possibilità di acquistare un'abitazione di proprietà.

La mancanza di alloggi a prezzi moderati riguarda soprattutto le famiglie con figli, in particolare quelle monoparentali. Nelle città con più di 50 000 abitanti la situazione risulta particolarmente tesa, ma anche le città più piccole considerano insufficiente l'offerta di alloggi in questo segmento.

Terreni edificabili: pochi e costosi
Il 68 per cento delle città interpellate dichiara di cedere terreni in diritto di superficie a determinate condizioni (ad es. affitti a prezzi moderati) allo scopo di creare un numero maggiore di alloggi a prezzi accessibili.

Oltre l'80 per cento delle città ritiene inoltre troppo bassa la riserva di terreni edificabili. Molte vorrebbero acquistare terreni, ma spesso non sono in grado di farlo a causa dei prezzi di mercato elevati. Una buona metà delle città considera che le procedure lunghe e spesso complicate e la mancanza di interesse da parte degli investitori privati ostacolino la creazione di alloggi a prezzi moderati.

Delle misure sono necessarie
Il 60 per cento delle città interpellate stima necessario o fortemente necessario un intervento da parte della Confederazione. Questa percentuale sfiora addirittura il 70 per cento per le città di medie e grandi dimensioni. Come possibile soluzione viene prevalentemente indicato il diritto di prelazione sui terreni edificabili e sugli immobili (80 %).

Quasi il 70 per cento degli intervistati considera inoltre che l'obbligo di comunicare al nuovo inquilino la pigione precedente potrebbe moderare gli affitti. Le città ritengono che il margine di manovra a loro disposizione per influenzare il mercato immobiliare sia piuttosto limitato e che le principali possibilità di intervento a loro disposizione risiedano nella promozione della costruzione di abitazioni di utilità pubblica.

L'UCS formulerà misure e richieste basandosi sui risultati del rapporto. Il 12 maggio si terrà inoltre una tavola rotonda presieduta dal consigliere federale Guy Parmelin sulla problematica della penuria di alloggi, a cui saranno invitati in particolare i rappresentanti dei Cantoni, delle città, dei Comuni nonché del settore edile e immobiliare.


Indirizzo cui rivolgere domande

Media e comunicazione UFAB, media@bwo.admin.ch, tel. +41 58 463 49 95
Unione delle città svizzere, Monika Litscher, vicedirettrice dell’UCS, monika.litscher@staedteverband.ch, tel. +41 31 356 32 30,



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