SICPA SA condannata per responsabilità penale in rapporto ad atti di corruzione

Berna, 27.04.2023 - Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha condannato la società SICPA SA al pagamento di una somma totale di CHF 81 milioni per responsabilità penale in rapporto ad atti di corruzione. A un ex responsabile delle vendite di SICPA è stata comminata una pena detentiva di 170 giorni con la condizionale. Il procedimento nei confronti del CEO e azionista di maggioranza di SICPA è stato abbandonato.

La SICPA SA (SICPA) con il decreto d’accusa per titolo di responsabilità dell’impresa giusta l’art. 102 cpv. 2 CP in combinazione con il reato di corruzione di pubblici ufficiali stranieri giusta l’art. 322septies CP, accetta di non avere adottato tutte le misure organizzative ragionevoli e indispensabili volte a impedire pagamenti corruttivi a pubblici ufficiali stranieri. Il MPC condanna pertanto la società a una multa di CHF 1 milione e a un risarcimento ai sensi dell’art. 71 cpv. 1 CP pari a CHF 80 milioni.

Lacune organizzative

A causa delle appurate lacune organizzative ai dipendenti di SICPA è stato possibile effettuare pagamenti corruttivi a favore di pubblici ufficiali in relazione ad affari condotti in Brasile, Colombia e Venezuela. Le lacune organizzative si sono manifestate soprattutto nell’ambito della corporate governance, del risk management e della compliance.

Corruzione di pubblici ufficiali stranieri
In particolare, secondo il decreto d’accusa, l’ex responsabile delle vendite di SICPA ha sfruttato le lacune e il MPC lo ha giudicato colpevole di corruzione di pubblici ufficiali stranieri secondo l’art. 322septies CP. È stato condannato a una pena detentiva di 170 giorni con la condizionale. Tra il 2009 e il 2011 quest’ultimo ha versato pagamenti corruttivi a pubblici ufficiali di alto rango sui mercati di Colombia e Venezuela. Il procedimento nei confronti dello stesso ex responsabile delle vendite per titolo di appropriazione indebita e riciclaggio di denaro viene invece abbandonato secondo l’art. 319 cpv.1 lett. a CPP, in quanto non si sono corroborati indizi di reato tali da giustificare la promozione dell’accusa.

Abbandono del procedimento penale
Il procedimento nei confronti del CEO e azionista di maggioranza di SICPA è anch’esso stato abbandonato giusta l’art. 319 cpv.1 lett. a CPP. Il MPC obbliga quest’ultimo ad assumere parte delle spese procedurali e non assegna un’indennità.

La SICPA e l’ex collaboratore hanno dichiarato di rinunciare ad impugnare i decreti d’accusa, i quali divengono così sentenze passate in giudicato.


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