Rapporto di analisi 2022: episodi di razzismo trattati nell’attività di consulenza

Berna, 23.04.2023 - Nel 2022, la Rete di consulenza per le vittime del razzismo ha documentato e analizzato 708 casi di discriminazione razziale, ossia 78 in più rispetto all’anno precedente. Questo aumento delle segnalazioni dimostra la maggiore disponibilità della popolazione svizzera a impegnarsi attivamente contro il razzismo. Gli episodi si sono verificati soprattutto sul posto di lavoro e nella formazione e le cause di discriminazione indicate più spesso sono state il razzismo contro i Neri e la xenofobia.

Come nel 2021, anche nel 2022 gli ambiti della vita con il maggior numero di episodi segnalati sono stati il posto di lavoro (133) e la formazione (116). Secondo Gina Vega, responsabile della Rete di consulenza per le vittime del razzismo di humanrights.ch, l’aumento delle segnalazioni nella formazione è dovuto a un’accresciuta sensibilizzazione degli allievi direttamente toccati e dei loro familiari, ma anche al fatto che le istituzioni scolastiche si occupano più attivamente degli episodi di razzismo e li segnalano. La direzione di una scuola, per esempio, ha chiesto il sostegno di un consultorio per affrontare il moltiplicarsi di episodi di questo tipo all’interno dell’istituto: gli insulti razzisti diretti soprattutto contro adolescenti rifugiati erano all’ordine del giorno, i bagni venivano regolarmente imbrattati con simboli di estrema destra, su una porta era stata incisa la parola n**ro e in una classe, complice il fatto che l’insegnante avesse citato questo termine, la discussione era degenerata. Altri ambiti della vita particolarmente toccati sono stati l’amministrazione (96), il vicinato e il quartiere (82) e le offerte pubbliche di privati (67).


Le cause di discriminazione indicate più spesso sono state il razzismo contro i Neri (276) e la xenofobia (275). Le segnalazioni riconducibili a una di queste cause riguardavano il più delle volte disparità di trattamento, ingiurie, altre esternazioni o illustrazioni moleste e umiliazioni. Grazie alla crescente attenzione dei media e della società negli ultimi anni – sottolinea Gina Vega – gli episodi di razzismo contro i Neri e contro le persone considerate «straniere» sono percepiti con maggiore consapevolezza e segnalati in modo più mirato. Tuttavia, anche altre manifestazioni del razzismo sono frequenti e devono essere prese ugualmente in considerazione nel dibattito sociale. Per esempio, la Rete di consulenza ha registrato 47 casi di ostilità nei confronti di persone provenienti da Paesi arabi, 44 di razzismo antimusulmano e 40 di ostilità nei confronti di persone di origine asiatica. Rispetto agli anni precedenti, i numeri del rapporto 2022 rimangono stabili, su livelli elevati, nei diversi settori. Tuttavia, gli episodi di razzismo analizzati rappresentano soltanto la proverbiale punta dell’iceberg; anche nell’anno in rassegna i casi sommersi rimangono importanti in Svizzera.


Gli esempi illustrati nel rapporto mostrano come ideologie e atteggiamenti spesso inconsapevoli, nonché strutture, pratiche e processi invisibili svantaggino le persone nei modi più disparati. La Rete di consulenza esorta i datori di lavoro, le organizzazioni, gli istituti di formazione e i servizi dell’amministrazione a occuparsi dei meccanismi che favoriscono gli episodi di discriminazione razziale e ad adottare contromisure.


Disponibile in tedesco, francese e italiano, il rapporto «Episodi di razzismo trattati nell’attività di consulenza 2022» può essere scaricato all’indirizzo www.network-racism.ch oppure ordinato alla Rete di consulenza per le vittime del razzismo, tel. 031 302 01 61, beratungsnetz@humanrights.ch.


Indirizzo cui rivolgere domande

Alma Wiecken, responsabile della segreteria della CFR, tel. 058 463 36 58, alma.wiecken@gs-edi.admin.ch
Gina Vega, responsabile della Rete di consulenza per le vittime del razzismo di humanrights.ch, tel. 031 301 92 74, gina.vega@humanrights.ch



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