Il Ministero pubblico della Confederazione promuove l'accusa contro una persona per atti di sostegno all’ISIS e ad Al-Qaïda

Berna, 17.04.2023 - Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha promosso l'accusa presso il Tribunale penale federale contro un cittadino svizzero di 25 anni. Il MPC gli contesta di aver reclutato diverse persone per lo «Stato islamico» (ISIS) rispettivamente di averle incoraggiate nel loro caldeggiamento dell’ISIS. Inoltre, secondo l’accusa, avrebbe favorito l’ISIS e «Al-Qaïda» attraverso la diffusione di propaganda e, in funzione coordinativa e direttiva, sarebbe stato coinvolto in raccolte di donazioni a favore dell’ISIS. Gli viene altresì contestato di essersi procurato e aver reso accessibili rappresentazioni vietate di atti di cruda violenza. Infine è sotto accusa per aver finto un infortunio e in questo modo aver percepito indebitamente prestazioni di indennità giornaliera da un’assicurazione contro gli infortuni.

Capi d'accusa e persona imputata
Il MPC ha promosso l'accusa contro l'imputato residente nel Cantone di Zurigo per ripetuta violazione dell'art. 2 della legge federale che vieta i gruppi «Al-Qaïda» e «Stato islamico» nonché le organizzazioni associate (detta qui di seguito «legge AQ/ISIS»), per essersi più volte procurato e aver reso accessibili rappresentazioni di atti di cruda violenza (art. 135 CP) nonché per truffa (art. 146 CP).

L'imputato era stato già condannato in via definitiva in Svizzera per violazione della legge AQ/ISIS dopo essere rientrato dai territori controllati dall'ISIS in Siria.  Era stato arrestato nell'ottobre 2019 nell'ambito di un'operazione coordinata* e da allora si trovava in carcerazione preventiva fino al luglio 2020, quando era stato scarcerato con l'adozione di diverse misure sostitutive.

Ripetuta violazione della legge AQ/ISIS
Sotto questo capo d'accusa il MPC contesta all'imputato quanto segue:

  • Di aver reclutato diverse persone per l'ISIS rispettivamente di aver incoraggiato diverse persone nel loro caldeggiamento dell'ISIS: secondo l'accusa l'imputato apparteneva a un gruppo di persone inclini all'ideologia dell'ISIS nell'area metropolitana di Zurigo e all'interno di questo gruppo aveva un ruolo di primo piano in quanto esercitava un influsso determinate sulle altre persone. Il MPC gli contesta di aver incoraggiato diversi membri di questo gruppo nel loro caldeggiamento dell'ISIS, di aver rafforzato il senso di comunità del gruppo nonché di essersi adoperato per reclutare nuovi membri e ampliare la cerchia dei seguaci dell'ISIS.

    Lo avrebbe fatto in particolare mostrando a diverse persone del gruppo materiale di propaganda inneggiante all'ISIS o esortando le persone a mostrare la propaganda per l'ISIS. Inoltre avrebbe raccomandato ai membri del gruppo la lettura di pubblicazioni dell'ISIS, li avrebbe esortati a dedicarsi all'ideologia ISIS e avrebbe fornito dei suggerimenti su come reperire canali e video dell'ISIS. Inoltre li avrebbe esortati a divulgare le idee dell'ISIS.

    Secondo l'accusa l'imputato si sarebbe servito a tale scopo della sua reputazione di persona rientrata dai territori dell'ISIS in Siria. Inoltre avrebbe utilizzato le sue ampie conoscenze sull'ISIS e i suoi buoni contatti con esponenti e sostenitori dell'ISIS in Svizzera e all'estero per far conoscere l'ideologia dell'ISIS e mettere in contatto tra di loro persone con idee affini.

  • Diffusione di propaganda per l'ISIS e Al-Qaïda: l'imputato è accusato di aver diffuso tramite i social media diversi file contenenti video e immagini di propaganda per l'ISIS e Al-Qaïda- Lo scopo era di inneggiare alle due organizzazioni vietate, dimostrare la loro forza e presentare una vita nei territori da esse occupati come obiettivo auspicabile.

  • Raccolta di donazioni a favore dell'ISIS: l'imputato dovrà rispondere dinanzi al Tribunale di due raccolte di donazioni a favore dell'ISIS, nelle quali sarebbe stato coinvolto in funzione coordinativa e direttiva. Gli viene contestato di aver raccolto un importo complessivo CHF 9'000.00 e di averlo trasferito a degli intermediari allo scopo di sostenere in Turchia i familiari di combattenti dell'ISIS caduti e di liberare dalla prigionia i familiari di combattenti dell'ISIS caduti.

Il MPC contesta all'imputato di aver rafforzato con queste azioni l'ISIS e Al-Qaïda aumentandone l'attrattiva presso membri risp. sostenitori effettivi e potenziali e di averle sostenute nello svolgimento delle loro attività criminali.

Rappresentazione di atti di cruda violenza
L'imputato dovrà rispondere dinanzi al Tribunale anche di rappresentazioni vietate di atti di cruda violenza poiché si sarebbe procurato diversi file con video e immagini contenenti rappresentazioni vietate di cruda violenza, li avrebbe pubblicati tramite social media e resi così accessibili ad altre persone.   

Truffa
Sotto questa fattispecie l'imputato è accusato di aver finto un incidente nei confronti di vari medici. Avrebbe poi presentato il certificato di infortunio così ottenuto a un'assicurazione svizzera contro gli infortuni e da quest'ultima avrebbe riscosso indebitamente prestazioni di indennità giornaliera pari a circa 15'000 franchi.

Da questo momento la competenza di fornire ulteriori informazioni ai media passa al Tribunale penale federale di Bellinzona. Come di consueto il MPC rende note le querele in sede di dibattimento dinanzi al Tribunale penale federale. Fino al passaggio in giudicato della sentenza vale la presunzione di innocenza.

*Comunicato stampa del MPC del 29.10.2019, consultabile sul sito del MPC


Testo originale del comunicato stampa in tedesco


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