Nel 2022 il Ministero pubblico della Confederazione ha stabilito priorità a livello operativo e avviato adeguamenti strutturali

Berna, 20.04.2023 - Nel 2022 il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha stabilito priorità nell’attività operativa e promosso la rete nazionale e internazionale, in particolare allo scopo di unire le forze e affrontare in modo rafforzato ed efficiente la lotta alla criminalità transfrontaliera in tutte le sue forme. Ha inoltre avviato adeguamenti strutturali.

Il Ministero pubblico della Confederazione, quale autorità federale autogestita e autonoma a livello istituzionale, è responsabile per il perseguimento penale nei casi sottostanti alla giurisdizione federale (art. 23 e 24 CPP) e per l’esecuzione delle domande di assistenza giudiziaria presentategli e delle sentenze. «Proprio a causa dell’ampio settore di attività è importante stabilire priorità: grazie all’impegno mirato delle risorse possiamo accelerare i procedimenti, concluderli o portarli dinanzi al tribunale. Sono persuaso che questa focalizzazione si dimostrerà proficua in futuro», spiega il procuratore generale della Confederazione Stefan Blättler. Al contempo, va mantenuta anche una certa flessibilità per poter reagire rapidamente agli sviluppi. «Il mondo cambia costantemente, e con esso la criminalità. Dobbiamo tenere conto di questa realtà nel nostro lavoro quotidiano».

Priorità mirate
Entrato in funzione all’inizio dell’anno in esame, il procuratore generale della Confederazione ha stabilito ad aprile priorità mirate nei settori organizzazioni criminali, criminalità economica – in particolare corruzione internazionale e riciclaggio di denaro –, terrorismo e diritto penale internazionale. «Non ci manca il lavoro, ma desideriamo assumere la nostra responsabilità per una piazza finanziaria svizzera pulita e la sicurezza della popolazione, ad esempio da minacce terroristiche. La Svizzera non può essere un porto sicuro per i criminali di guerra, le organizzazioni criminali o il denaro tossico», spiega il procuratore generale della Confederazione Blättler.

  • Nel settore organizzazioni criminali sono state aperte nell’anno in rassegna cinque nuove inchieste penali e in otto casi si è proceduto ad accertamenti preliminari. Dato che i gruppi in questione provengono da tutto il mondo, il consolidamento delle relazioni con le autorità di perseguimento penale estere riveste grande importanza. In questo contesto, tra l’altro, gli incontri con rappresentanti delle autorità italiane a vari livelli sono estremamente efficaci per lo scambio di informazioni nella lotta alle organizzazioni criminali

  • Nel 2022 il Ministero pubblico della Confederazione ha promosso l’accusa in sei casi nel settore terrorismo e ha aperto 13 inchieste penali. Si sono inoltre tenuti diversi dibattimenti presso il Tribunale penale federale, tra cui in particolare due che concernevano i primi attentati di stampo jihadista in Svizzera. Per entrambi i procedimenti il MPC ha ottenuto in prima istanza elevate pene detentive.

  • Anche l’anno scorso l’attività nel settore criminalità economica, in particolare corruzione internazionale e riciclaggio di denaro, era contraddistinta da complessi procedimenti penali a dimensione internazionale. Questi vasti procedimenti costituiscono una grande sfida non solo perché il fulcro dei reati si situa all’estero, ma anche perché il numero di persone lese è spesso elevato. In molti casi il Ministero pubblico della Confederazione deve contare proprio nel settore della corruzione internazionale sull’assistenza giudiziaria estera, la quale non sempre produce risultati soddisfacenti nella misura necessaria.

  • Nel settore diritto penale internazionale sono stati aperti tre nuovi procedimenti penali e alla data di riferimento erano pendenti 13 accertamenti preliminari. Oltre a procedimenti correnti, talvolta lunghi e molto dispendiosi in termini di risorse, il Ministero pubblico della Confederazione si è occupato in maniera approfondita delle conseguenze della guerra in Ucraina rientranti nella sua competenza. Dallo scoppio della guerra una task force garantisce lo scambio di informazioni all’interno dell’organizzazione, ma anche con le autorità partner nazionali e internazionali. A tal fine, sono stati sviluppati strumenti che permettono di perseguire in modo rapido ed efficiente eventuali crimini di diritto penale internazionale di sua competenza.

Adeguamenti strutturali
Per sostenere e sgravare quanto più possibile i servizi che conducono procedimenti nonché l’esecuzione delle sentenze, l’anno scorso sono stati avviati adeguamenti strutturali. «Il nostro compito è cercare prove a carico e a discarico, e in caso di dubbio promuovere l’accusa presso il tribunale secondo il principio «in dubio pro duriore». Per poter essere in grado di operare in qualità di autorità autonoma e indipendente e di focalizzare le nostre risorse sull’attività centrale, abbiamo bisogno di un’organizzazione di sostegno funzionante, ma al contempo rigorosa», spiega il procuratore generale della Confederazione Stefan Blättler. A tal scopo, i servizi operativi sono stati accorpati alla Segreteria generale nel marzo 2023 e in futuro sottostaranno a un procuratore federale. «In qualità di organizzazione, dobbiamo agire in modo riflessivo ed essere così anche capaci di apprendere allo scopo di svilupparci e adeguarci con flessibilità alla situazione della criminalità», dichiara il procuratore generale della Confederazione.


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Il Procuratore generale della Confederazione rimane a disposizione per brevi dichiarazioni durante una fascia oraria nella giornata odierna. Contatto per il tramite della Comunicazione del Ministero pubblico della Confederazione, T +41 58 464 32 40, info@ba.admin.ch.



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