Deceduta l’ex consigliera federale Elisabeth Kopp

Berna, 14.04.2023 - Il Consiglio federale è profondamente addolorato nell’apprendere che l’ex consigliera federale Elisabeth Kopp è deceduta. Prima donna a sedere in Consiglio federale, Elisabeth Kopp aveva 86 anni e durante la sua carriera politica si è impegnata in modo particolare per l’uguaglianza tra donna e uomo. Il Consiglio federale e la Cancelleria federale porgono alla famiglia e ai parenti le più sentite condoglianze.

Quando, il 2 ottobre 1984, il Parlamento elesse Elisabeth Kopp in Consiglio federale al primo turno, la sua elezione non fu soltanto un’occasione di gioia personale per l’esponente zurighese del PLR, ma segnò anche un punto di svolta per l’uguaglianza tra donna e uomo in Svizzera: 13 anni dopo l’introduzione del suffragio femminile, per la prima volta nella storia una donna entrava a far parte del Governo federale.

Durante gli studi di diritto all’Università di Zurigo, la repressione della rivolta popolare in Ungheria del 1956 spinse la giovane studentessa Elisabeth Kopp a impegnarsi per i rifugiati, la democrazia e i diritti umani. Fra i temi a lei più cari ricordiamo la tutela dell’ambiente, la parità di trattamento delle donne e, in particolare, il suffragio femminile.

La carriera politica di Elisabeth Kopp era iniziata con l’elezione nel Consiglio comunale di Zumikon, di cui divenne sindaco qualche anno dopo. Nel 1979 entrò in Consiglio nazionale e nel 1984 fu, dapprima, eletta vicepresidente del PLR Svizzera e in seguito consigliera federale. In seno al Governo federale, rilevò il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), che guidò con dedizione e professionalità. Sotto la sua direzione, la Svizzera poté beneficiare di una nuova legge che consentiva di trattare più rapidamente le domande d’asilo. Si pronunciò chiaramente contro l’iniziativa popolare «Per la limitazione delle immigrazioni», bocciata poi alle urne nel 1988. Anche durante il suo mandato come consigliera federale, si adoperò per la parità di trattamento delle donne, in particolare per la revisione del diritto matrimoniale.

Nel 1988 si apprese che Elisabeth Kopp aveva telefonato a suo marito chiedendogli di dimettersi da una ditta sospettata di essere coinvolta in un affare riciclaggio di denaro. La pressione pubblica fu tale da indurla a ritirarsi dal Consiglio federale nel 1989, benché avesse sempre negato qualsiasi responsabilità morale o giuridica. Un anno più tardi il Tribunale federale la prosciolse dall’accusa di violazione del segreto d’ufficio.

Dopo le sue dimissioni, Elisabeth Kopp si ritirò per diversi anni dalla vita pubblica. In seguito non mancò di esprimersi in modo specifico su questioni che le stavano a cuore. Nel 2004 si impegnò, ad esempio, per l’introduzione dell’assicurazione maternità. La parità di genere fu per lei un tema importante, che trattò nelle conferenze e nei dibattiti cui prese parte ancora negli ultimi anni. Incoraggiò inoltre le donne a impegnarsi in politica.

Due anni fa, per il 50° anniversario dell’introduzione del diritto di voto alle donne, Elisabeth Kopp ebbe l’occasione di rievocare il suo impegno politico durante l’università. Raccontò che un compagno di studi le aveva chiesto il motivo del suo impegno per il suffragio femminile, facendole notare che era pur sempre una donna normale. Appunto per questo, gli aveva risposto lei. Oggi – commentò in quell’occasione – per le sue nipoti è una cosa naturale partecipare alla vita politica: ed è giusto che sia così.

Elisabeth Kopp è deceduta lo scorso Venerdì Santo dopo una lunga malattia.


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