La Svizzera non ha fornito armi al Sudan

Berna, 17.09.2004 - Il 15.09.2004, il Ministero degli esteri sudanese ha ufficialmente smentito che nel 2002 siano state importate dalla Svizzera armi o altro materiale bellico per un valore di 4,3 miliardi di dollari. Questo importo si riferisce ad altre merci non meglio precisate.

Lo Small Arms Survey 2004, pubblicato lo scorso 30 giugno, indicava la Svizzera come secondo maggior fornitore di armi del Sudan nel 2002, per un importo di 4,3 miliardi di franchi.  Le informazioni riportate dallo Small Arms Survey fanno riferimento alle statistiche di COMTRADE (Commodity Trade Statistics Database), la banca dati dell'ONU, che a sua volta si basa sui dati ufficiali forniti dagli Stati membri. Questi dati nazionali tuttavia non sono sistematicamente verificati prima di essere inseriti in COMTRADE, ragione per cui la loro attendibilità non è garantita.

La cifra di 4,3 miliardi di dollari indicata dal Sudan in relazione all'importazione di armi è in netto contrasto con i corrispondenti dati svizzeri sulle esportazioni, in base ai quali nel 2002 la Svizzera ha autorizzato unicamente l'esportazione di una pistola con accessori, destinata a un privato nel Sudan, del valore di 4100 franchi svizzeri. In seguito alla pubblicazione dello Small Arms Survey 2004, la Svizzera ha immediatamente preso contatto con le autorità sudanesi per chiarire questa discrepanza. Le indagini si sono protratte più del previsto a causa della situazione che regna attualmente nel Sudan, ma infine è stata fatta luce sulla vicenda.

Nel 2002 le esportazioni svizzere in Sudan hanno raggiunto un valore complessivo di 27 milioni di franchi svizzeri. Sono stati esportati principalmente prodotti chimici e farmaceutici nonché macchine. Conformemente alla legge sul materiale bellico (LMB), da anni non vengono più rilasciate autorizzazioni per l'esportazione di materiale bellico verso il Sudan. Unica eccezione, la fornitura di singole armi da fuoco portatili a scopo di difesa personale o per lo svolgimento di attività sportive.


Berna, 17 settembre 2004

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