La situazione sul mercato del lavoro nel mese di marzo 2023

Berna, 06.04.2023 - I disoccupati registrati in marzo 2023 - Secondo i rilevamenti effettuati dalla Segreteria di Stato dell’economia (SECO), alla fine di marzo 2023 erano iscritti 92’755 disoccupati presso gli uffici regionali di collocamento (URC), ossia 5’697 in meno rispetto al mese precedente. Il tasso di disoccupazione è diminuito dal 2,1% nel mese di febbraio 2023 al 2,0% nel mese in rassegna. Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, il numero di disoccupati è diminuito di 16’745 unità (-15,3%).

Disoccupazione giovanile nel mese di marzo 2023
Il numero di giovani disoccupati (15-24 anni) è diminuito di 728 unità (-8,1%) arrivando al totale di 8’230, ciò che corrisponde a 975 persone in meno (-10,6%) rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

Disoccupati di 50-64 anni in marzo 2023
Il numero dei disoccupati di 50-64 anni è diminuito di 1’695 persone (-5,8%), attestandosi a 27’573. In confronto allo stesso mese dell’anno precedente ciò corrisponde a una diminuzione di 6’732 persone
(-19,6%).

Persone in cerca d’impiego nel mese di marzo 2023
Complessivamente le persone in cerca d’impiego registrate erano 161’864, 4’899 in meno rispetto al mese precedente e 31’731 (-16,4%) in meno rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.

Posti vacanti annunciati nel mese di marzo 2023
Il 1° luglio 2018 è stato introdotto in tutta la Svizzera l’obbligo di annunciare i posti vacanti per i generi di professioni con un tasso di disoccupazione pari almeno all’8%; dal 1° gennaio 2020 questo valore soglia è stato ridotto al 5%. Il numero dei posti annunciati all’URC è aumentato in marzo di 1’741 raggiungendo le 56’742 unità. Dei 56’742 posti, 35’049 sottostavano all’obbligo di annuncio.

Lavoro ridotto conteggiato nel mese di gennaio 2023
Nel mese di gennaio 2023 sono state colpite dal lavoro ridotto 1’552 persone, ovvero 44 in più (+2,9%) rispetto al mese precedente. Il numero delle aziende colpite è diminuito di 22 unità (-13,8%) portandosi a 137. Il numero delle ore di lavoro perse è aumentato di 12’335 unità (+15,6%), portandosi a 91’494 ore. Nel corrispondente periodo dell'anno precedente (gennaio 2022) erano state registrate 2’789’663 ore perse, ripartite su 53’735 persone in 7'205 aziende.

Persone che hanno esaurito il loro diritto all’indennità nel mese di gennaio 2023
Secondo i dati provvisori forniti dalle casse di disoccupazione, nel corso del mese di gennaio 2023, 1’821 persone hanno esaurito il loro diritto alle prestazioni dell’assicurazione contro la disoccupazione.

Prosegue la lotta contro gli abusi sulle indennità per lavoro ridotto
Alla fine di marzo 2023 erano stati effettuati 1870 controlli, di cui 623 direttamente nelle aziende. In circa l’11 per cento di questi è stato comprovato un abuso, nel 65 per cento sono state percepite prestazioni illegittime con conseguente rimborso, mentre nel 24 per cento la SECO ha confermato la correttezza dei conteggi. Ad oggi le richieste di rimborso complessivamente registrate a seguito di una revisione ammontano a 111 milioni di franchi e i rimborsi da parte delle aziende a 46 milioni. Finora sono stati segnalati alla SECO circa 2200 conteggi irregolari di indennità per lavoro ridotto (ILR) legate alla pandemia.
Su tali indennità sono stati effettuati circa 5400 controlli, cifra che include anche i casi in cui i datori di lavoro hanno corretto i conteggi e verificato l’effettivo diritto all’ILR, tenendo conto di altri sussidi come l’indennità per perdita di guadagno dovuta al coronavirus, le fideiussioni solidali e le misure per i casi di rigore. Oltre alla stessa assicurazione contro la disoccupazione (AD), nella lotta contro gli abusi sono coinvolti anche altri attori quali le agenzie esterne, gli altri Uffici federali e le casse di disoccupazione cantonali.

Prosegue con fermezza l’attività di revisione
Anche se la richiesta di ottenimento dell’ILR legata alla pandemia è di fatto conclusa, prosegue la verifica dei conteggi e dei destinatari aventi diritto. Parallelamente all’aumento delle richieste è difatti aumentato anche il numero di segnalazioni per conteggi errati.
L’AD ha fronteggiato la situazione attuale ampliando notevolmente i suoi controlli. A tal fine, sono state messe a disposizione ingenti risorse per un totale di 25 milioni di franchi. I controlli potranno essere eseguiti fino a cinque anni dopo la riscossione dell’indennità, e l’AD darà la possibilità alle aziende che durante la pandemia hanno lavorato a tempo ridotto di rimborsare le indennità percepite in eccesso.


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