Il Consiglio federale chiede l’obbligo di dichiarazione per cosce di rana e foie gras e un possibile divieto di importazione per determinati prodotti di pellicceria

Berna, 05.04.2023 - A determinati prodotti di origine animale come le cosce di rana o il foie gras si dovrà applicare un obbligo di dichiarazione: è quanto deciso dal Consiglio federale durante la seduta del 5 aprile 2023. È previsto un obbligo di dichiarazione anche per le derrate alimentari di origine vegetale importate se sono state prodotte con fitosanitari classificati a livello internazionale come particolarmente pericolosi. Inoltre, sarà vagliata la possibilità di introdurre un divieto di importazione per i prodotti di pellicceria ottenuti infliggendo sofferenze agli animali. Il Consiglio federale ha incaricato il DFI di elaborare un progetto da porre in consultazione entro la fine di marzo 2024.

Nel giugno 2021 il Parlamento ha approvato la mozione della Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio degli Stati (CSEC-S) «Dichiarazione dei prodotti ottenuti mediante metodi vietati» (20.4267), che chiede l’introduzione dell’obbligo di dichiarazione per i prodotti di origine vegetale e animale ottenuti con l’impiego di metodi di produzione vietati in Svizzera. Questi obblighi di dichiarazione devono essere conformi al diritto internazionale.

Il Consiglio federale ha ora stabilito come attuare la mozione. Un obbligo di dichiarare in modo completo i metodi di produzione vietati in Svizzera comporterebbe costi sproporzionati per l’economia: necessiterebbe di controlli molto più approfonditi e, inoltre, sarebbe in contraddizione con gli obblighi internazionali. Pertanto, il Consiglio federale intende limitare le nuove misure a determinati prodotti di origine animale e vegetale.

Tre nuovi obblighi di dichiarazione
Sono previsti nuovi obblighi di dichiarazione in tre ambiti. Il primo concerne i prodotti di origine animale ottenuti senza il ricorso all’anestesia: si tratta per esempio delle cosce di rana o dei prodotti ricavati da animali castrati senza anestesia. Il secondo è un obbligo di dichiarazione per il foie gras di anatre e oche e prodotti derivati; il terzo riguarda le derrate alimentari di origine vegetale provenienti da Paesi in cui si utilizzano prodotti fitosanitari classificati a livello internazionale come particolarmente pericolosi.

Divieto di importazione di pellicce ottenuti infliggendo sofferenze agli animali
Inoltre, il Consiglio federale metterà al vaglio la possibilità di introdurre un divieto di importazione di pellicce e prodotti di pellicceria ottenuti infliggendo sofferenze agli animali. Già oggi questi prodotti devono essere etichettati in modo ben visibile, ma il settore attua l’obbligo di dichiarazione in modo lacunoso fin dalla sua introduzione nel 2014. Solo nel 2021 e 2022, in due terzi dei punti vendita ispezionati la caratterizzazione dei prodotti è stata oggetto di contestazione. La Confederazione ha preso più volte contatto con il settore della pellicceria e ha emesso avvertimenti e sanzioni, senza tuttavia riscontrare miglioramenti significativi.

Il Consiglio federale ha incaricato il Dipartimento federale dell’interno (DFI) di preparare un progetto di consultazione entro la fine di marzo 2024. È stato inoltre deciso di sospendere i lavori sulla dichiarazione digitale delle derrate alimentari fino a quando non sarà nota la posizione dell’UE in merito.


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