Il Consiglio federale avvia la procedura di consultazione concernente la soppressione dell’esenzione dall’imposta per gli autoveicoli elettrici

Berna, 05.04.2023 - Nella seduta del 5 aprile 2023 il Consiglio federale ha avviato la procedura di consultazione relativa alla modifica dell’ordinanza sull’imposizione degli autoveicoli. Dal 2024 anche gli autoveicoli elettrici dovranno essere assoggettati all’imposta sugli autoveicoli. In tal modo il Consiglio federale intende contrastare il calo delle entrate provenienti dall’imposta sugli autoveicoli e garantire il conferimento a favore del Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato. L’imposizione degli autoveicoli elettrici è parte del piano di correzione per il bilancio dello Stato, deciso dal Consiglio federale nella seduta del 25 gennaio 2023.

Sulla base della legge federale sull’imposizione degli autoveicoli, la Confederazione riscuote un’imposta del 4 per cento sugli autoveicoli destinati al trasporto di persone o di merci. L’imposta viene riscossa sul prezzo all’importazione e non sul prezzo di vendita finale degli autoveicoli. Quindi, anche se l’imposta è completamente addossata ai consumatori, l’aumento del prezzo finale di un autoveicolo è inferiore al 4 per cento. Conformemente alla Costituzione federale, le entrate dall’imposta sono vincolate per il conferimento nel Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (FOSTRA). L’esenzione per gli autoveicoli elettrici si applica dall’introduzione dell’imposta sugli autoveicoli nel 1997, in virtù dell’ordinanza sull’imposizione degli autoveicoli. Con tale esenzione il Consiglio federale intendeva allora creare incentivi economici per lo sviluppo della mobilità elettrica.

Nel frattempo, con la crescita della mobilità elettrica la situazione iniziale è cambiata: dal 2018 al 2022 il numero di autoveicoli elettrici importati annualmente in esenzione d’imposta è aumentato di quasi sei volte, passando da circa 8000 a oltre 45 000. Nel 2022, la loro quota rispetto alle importazioni complessive ha toccato quasi il 20 per cento. Questo aumento ha comportato un consistente calo delle entrate provenienti dall’imposta sugli autoveicoli: le perdite fiscali nel 2022 sono ammontate a circa 78 milioni di franchi, mentre per il 2023 si prevedono perdite di circa 100–150 milioni di franchi. Mantenendo l’esenzione dall’imposta, le perdite fiscali stimate per il periodo dal 2024 al 2030 oscilleranno tra 2 e 3 miliardi di franchi.

L’imposta prevista per i veicoli a propulsione alternativa non fa parte del presente progetto. Con la crescente diffusione degli autoveicoli elettrici e di altri veicoli a propulsione alternativa, oltre alle entrate provenienti dall’imposta sugli autoveicoli diminuiscono anche quelle derivanti dall’imposta sugli oli minerali. Il Consiglio federale intende pertanto introdurre la nuova imposta entro il 2030.

Modifica dell’ordinanza sull’imposizione degli autoveicoli

Con la prevista modifica dell’ordinanza sull’imposizione degli autoveicoli, il Consiglio federale intende contrastare le perdite fiscali a carico del FOSTRA. L’obiettivo è sopprimere, a partire dal 1° gennaio 2024, l’esenzione dall’imposta per gli autoveicoli elettrici e imporre in futuro questi veicoli all’aliquota normale del 4 per cento. Secondo il Consiglio federale, l’esenzione dall’imposta quale strumento di promozione non è più necessaria, per via sia dell’aumento della quota degli autoveicoli elettrici rispetto alle importazioni complessive sia dell’allineamento dei prezzi.

Nel contempo, una futura imposizione degli autoveicoli elettrici avrebbe un effetto positivo sull’intero bilancio della Confederazione: se il conferimento nel FOSTRA dall’imposta sugli autoveicoli aumenta nuovamente, il conferimento dall’imposta sugli oli minerali può essere temporaneamente ridotto. Così facendo, il bilancio viene sgravato di quasi 150 milioni di franchi all’anno.

L’imposizione degli autoveicoli elettrici è parte del piano di correzione per il bilancio dello Stato, deciso dal Consiglio federale nella seduta del 25 gennaio 2023. Al fine di pareggiare il preventivo 2024 e diminuire i deficit negli anni del piano finanziario, il 25 gennaio e il 15 febbraio 2023 il Consiglio federale ha stabilito i punti essenziali e le misure necessarie.

La consultazione inizia il 5 aprile 2023 e termina il 12 luglio 2023.


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