Grandi piattaforme di comunicazione: il Consiglio federale auspica una regolamentazione

Berna, 05.04.2023 - La popolazione svizzera dovrebbe beneficiare di più diritti nei confronti delle grandi piattaforme di comunicazione come Google, Facebook, YouTube e Twitter e poter esigere trasparenza. Il Consiglio federale ha pertanto incaricato il Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) di elaborare un avamprogetto da porre in consultazione sulla regolamentazione delle piattaforme di comunicazione.

Sempre più spesso la popolazione ricorre alle piattaforme di comunicazione, come Google, Facebook, YouTube e Twitter, per informarsi e crearsi un'opinione. Le piattaforme influenzano quindi sempre più i dibattiti pubblici.

Attualmente le piattaforme sono poco regolamentate. I criteri sulla base dei quali viene deciso chi vede quali contenuti non sono trasparenti. Gli utenti, inoltre, hanno una posizione debole nei confronti di esse. Ciò emerge in particolare quando una piattaforma blocca l'account di un utente o cancella i contenuti da esso pubblicati. Al momento gli utenti non possono difendersi, o perlomeno non abbastanza, da tali misure.

Alla luce di ciò il Consiglio federale intende rafforzare i diritti degli utenti in Svizzera e richiedere più trasparenza alle piattaforme, senza limitarne gli effetti positivi sulla libertà di espressione. A tal fine sono necessarie nuove disposizioni legali.

Le nuove norme dovrebbero essere applicate ai gestori di grandi piattaforme di comunicazione (intermediari). Non è previsto che le autorità intervengano sui contenuti al di là di quanto possano fare nel mondo analogico. Laddove opportuno, le nuove disposizioni si devono basare sulla legge sui servizi digitali dell'Unione europea.

Orientamento dell'avamprogetto

L'avamprogetto del Consiglio federale dovrebbe seguire l'orientamento seguente: 

  • le grandi piattaforme dovrebbero designare un punto di contatto e un rappresentante legale in Svizzera;
  • gli utenti a cui vengono cancellati i contenuti o il cui conto viene bloccato dovrebbero poter richiedere direttamente alla piattaforma di valutare il provvedimento adottato. Inoltre, dovrebbe essere creata un'autorità di conciliazione svizzera indipendente, che andrebbe finanziata dalle piattaforme;
  • a fini di trasparenza, le grandi piattaforme dovrebbero contrassegnare le pubblicità come tali e nel caso di pubblicità mirata a gruppi specifici dovrebbero indicare i parametri utilizzati. In questo modo sarebbe possibile verificare chi riceve una determinata pubblicità e in base a quali criteri;
  • gli utenti dovrebbero poter notificare in modo semplice le incitazioni all'odio, le rappresentazioni di atti di cruda violenza o le minacce. Le piattaforme andrebbero incaricate di valutare le notifiche e informare gli utenti del risultato.

Il Consiglio federale ha incaricato il DATEC di elaborare, entro fine marzo 2024 e in collaborazione con l'Ufficio federale di giustizia (UFG), un avamprogetto da porre in consultazione. 


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