Il Consiglio federale adotta una strategia per il Sud-Est asiatico 2023-2026

Berna, 15.02.2023 - Il Consiglio federale adotta per la prima volta una strategia regionale per i Paesi del Sud-Est asiatico. Tale strategia – che completa la Strategia Cina adottata dall’Esecutivo nel 2021 – mira ad ampliare le relazioni della Svizzera e a sfruttare in maniera bilanciata le numerose opportunità che si profilano nell’intera area dell’Asia-Pacifico, in forte crescita.

La regione del Sud-Est asiatico sta diventando sempre più importante. Gli 11 Paesi che ne fanno parte formano insieme la quinta economia mondiale. Le loro ricchezze naturali, culturali, linguistiche ed etniche, oltre al potenziale economico, rappresentano per la Svizzera altrettante opportunità per promuovere e diversificare le sue relazioni nel continente asiatico.

Gli scambi tra la Svizzera e questi 11 Stati saranno rafforzati sulla base delle quattro priorità tematiche contenute nella Strategia di politica estera 2020–2023, vale a dire pace e sicurezza, prosperità, sostenibilità e digitalizzazione. Nella nuova strategia è stata definita una quinta priorità, ossia continuare a fornire servizi di qualità alle cittadine e ai cittadini svizzeri che vivono nella regione.

Priorità tematiche

Il Sud-Est asiatico è una delle regioni economicamente più dinamiche del mondo. Vi è quindi un crescente potenziale per gli interessi economici della Svizzera, motivo per cui il nostro Paese punta a migliorare l’accesso ai mercati in questione attraverso accordi di libero scambio. La Svizzera si adopera per migliorare le prospettive economiche e sociali nei Paesi meno sviluppati della regione, in particolare attraverso i programmi di cooperazione allo sviluppo della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) e della Segretaria di Stato dell’economia (SECO).

Nell’ambito della pace e della sicurezza, il nostro Paese è attivo nella prevenzione e nella risoluzione dei conflitti armati nel Sud-Est asiatico. Particolare attenzione è rivolta ai diritti umani. Attraverso le sue attività diplomatiche, la Svizzera difende il diritto alla libertà di espressione e si batte per l’abolizione della pena di morte, per la prevenzione della tortura e per la protezione delle minoranze nella regione. Il rispetto del diritto internazionale è una priorità. Il seggio della Svizzera nel Consiglio di sicurezza dell’ONU nel biennio 2023-2024 offre l’opportunità di consolidare la cooperazione in questo settore.

Nel quadro dell’Agenda 2030, la Svizzera si impegna per promuovere lo sviluppo sostenibile del Sud-Est asiatico, una regione particolarmente vulnerabile ai cambiamenti climatici. La strategia ora adottata definisce misure per contrastare i cambiamenti climatici, ma anche per affrontarne gli effetti. Un elemento centrale della strategia del Consiglio federale è la gestione delle risorse naturali, in primis dell’acqua.

Il Sud-Est asiatico è inoltre un polo emergente nel campo delle nuove tecnologie. Al riguardo, la Svizzera intende rafforzare il dialogo con alcuni Paesi della regione, specialmente in materia di governance digitale e di agevolazione del commercio digitale. Il Consiglio federale vuole potenziare anche la cooperazione scientifica con questa regione in vista delle nuove opportunità che si stanno profilando.

Infine, l’Esecutivo desidera offrire un sostegno adeguato alle cittadine e ai cittadini svizzeri che vivono nella regione. L’erogazione di servizi digitali e l’ottimizzazione degli affari consolari sono una priorità e mirano a facilitare le relazioni tra la comunità svizzera che vive nel Sud-Est asiatico e il nostro Paese.

Maggiore presenza negli organismi multilaterali

Un altro obiettivo cardine della strategia è il rafforzamento della presenza della Svizzera in diversi organismi multilaterali, in primis nell’Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico (ASEAN), che riunisce regolarmente tutti i Paesi del Sud-Est asiatico e dell’intera area dell’Asia-Pacifico. Grazie al partenariato per il dialogo settoriale, il Consiglio federale ha un accesso privilegiato agli incontri di alto livello, per esempio tra ministri degli affari esteri e dell’economia.

La strategia mira quindi a rafforzare questa relazione e a sviluppare ulteriormente la cooperazione tecnica con l’ASEAN, in atto dal 2017, soprattutto nei settori della digitalizzazione, della formazione professionale, della prevenzione delle catastrofi, dei diritti umani e dell’ambiente.

Per diversificare le sue relazioni con tutti gli attori dell’Asia-Pacifico, la Svizzera prende parte ad altri incontri di alto livello su scala multilaterale, tra cui il Dialogo Asia-Europa (ASEM), la Fondazione intergovernativa Asia-Europa (ASEF) e il Dialogo di Shangri-La, la più importante conferenza del continente in materia di sicurezza.

Coerenza della politica estera

La Strategia Sud-Est asiatico 2023–2026 è la quinta strategia geografica subordinata alla Strategia di politica estera 2020–2023 – dopo la Strategia MENA, la Strategia Africa subsahariana, la Strategia Cina e la Strategia Americhe – ed è il frutto di un’ampia consultazione svoltasi all’interno e all’esterno dell’Amministrazione federale. Adottandola, il Consiglio federale rafforza la coerenza dell’azione dell’Amministrazione federale (secondo l’approccio «whole-of-governement») e fornisce un quadro di riferimento ai Cantoni, al mondo economico e alla società civile (secondo l’approccio «whole-of-Switzerland»). L’obiettivo è attuare una politica estera svizzera coerente.


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