Restituito al Perù un bene culturale risalente a 2500 anni fa

Berna, 08.02.2023 - L’Ufficio federale della cultura (UFC) ha consegnato oggi all’ambasciata del Perù in Svizzera un importante bene culturale archeologico. Si tratta di una testa in pietra del peso di quasi 200 chili appartenente alla civiltà Chavín. L’oggetto era stato confiscato nell’ambito di un procedimento penale cantonale. La restituzione, avvenuta presso la dogana di Basilea-Weil am Rhein, si iscrive nell’attuazione della legge federale sul trasferimento internazionale dei beni culturali (LTBC).

Nei locali della dogana autostradale di Basilea-Weil am Rhein la direttrice dell’UFC Carine Bachmann ha consegnato il bene culturale all’ambasciatore peruviano Luis Alberto Castro Joo affinché possa essere trasferito nello Stato di origine. Era stato confiscato nel quadro di un procedimento penale cantonale.

Nel 2016 un privato ha cercato di importare in Svizzera un bene culturale non dichiarato come tale tramite la dogana autostradale di Basilea-Weil am Rhein. Dalla verifica della documentazione e dal controllo della merce il personale dell’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) è giunto alla conclusione che poteva trattarsi di un caso di bene culturale non dichiarato conformemente alla LTBC. Ha quindi contattato il servizio specializzato Trasferimento internazionale dei beni culturali dell’UFC, che ha esaminato il caso e constatato che la testa di pietra, del peso di circa 200 chili, appartiene alla civiltà preispanica Chavín, vissuta nell’odierno Perù tra il 1200 e il 550 a.C. circa. Si tratta dunque di un bene culturale importante che avrebbe dovuto essere dichiarato come tale al momento dell’importazione, poiché l’omessa o la falsa dichiarazione di un bene culturale costituiscono una violazione della LTBC. In questo caso è stato avviato un procedimento penale da parte del Ministero pubblico del Cantone di Basilea Città, al quale è seguita la confisca definitiva del bene.

Il Perù è molto esposto a saccheggi e distruzioni nei siti archeologici, e gli oggetti del periodo precolombiano come la scultura oggi restituita sono tra le categorie di beni culturali più minacciate nel Paese. La Svizzera e il Perù sono Stati parte alla Convenzione UNESCO del 14 novembre 1970 concernente le misure da adottare per interdire e impedire l’illecita importazione, esportazione e trasferimento di proprietà dei beni culturali. Questa restituzione s’iscrive nel mutuo impegno dei due Paesi nella lotta contro il trasferimento illecito dei beni culturali, ulteriormente rafforzato nel 2016 con l’entrata in vigore di un accordo bilaterale concernente l’importazione e il rimpatrio di tali beni.  

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito dell’UFC all’indirizzo www.bak.admin.ch/kgt


Indirizzo cui rivolgere domande

Fabienne Baraga, capo servizio specializzato Trasferimento internazionale dei beni culturali, Ufficio federale della cultura UFC, +41 58 465 73 05, kgt@bak.admin.ch

Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini UDSC, Servizio stampa, +41 58 462 67 43, medien@bazg.admin.ch

Embajada del Perú en Suiza / Ambasciata del Perù in Svizzera, Augusto Lamas Godoy, Primo segretario, alamas@embaperu.ch



Pubblicato da

Ufficio federale della cultura
http://www.bak.admin.ch

Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini
https://www.bazg.admin.ch

https://www.admin.ch/content/gov/it/pagina-iniziale/documentazione/comunicati-stampa.msg-id-92892.html