Coronavirus: cresce la voglia di visite culturali

Berna, 19.12.2022 - Due terzi della popolazione svizzera sono disposti a riprendere le visite culturali senza ulteriori preoccupazioni. È quanto si evince da un sondaggio condotto a settembre e ottobre di quest’anno su incarico dell’Ufficio federale della cultura (UFC) e del Segretariato generale della Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione (SG CDPE). L’indagine mostra che, per quanto riguarda le attività culturali, durante la crisi legata al coronavirus alle persone è mancata per lo più la possibilità di incontrarsi e dialogare.

La disponibilità a prendere parte a manifestazioni culturali è notevolmente cresciuta dal terzo sondaggio di aprile 2021. Mentre allora solo il 30 per cento delle persone intervistate era pronto a tornare a visitare istituzioni o a prendere parte a manifestazioni culturali «senza grandi preoccupazioni», nell’autunno 2022 la percentuale è raddoppiata. Un altro 30 per cento però ha ancora delle riserve.

Circa la metà delle persone intervistate afferma di essersi abituata a restare a casa e di visitare ora meno frequentemente istituzioni culturali rispetto a prima della pandemia. Ritiene inoltre che la crisi legata al coronavirus non sia ancora finita.

L’insicurezza dovuta alla pandemia continua ad avere un impatto anche sulla cultura amatoriale. Il 18 per cento delle persone che esercitavano attività culturali a livello amatoriale ammette di aver smesso con la crisi. È un numero preoccupante visto che la cultura amatoriale contribuisce in modo decisivo alla coesione sociale della popolazione e costituisce inoltre una base importante per l’ambito culturale professionale.

Le offerte digitali prendono sempre più piede

Le offerte culturali digitali guadagnano sempre più terreno ma, come conferma il sondaggio, possono solo integrare e non sostituire quelle analogiche. Il 69 per cento delle persone intervistate ritiene che le offerte culturali proposte in loco restino comunque qualcosa d’irrinunciabile. Per una gran parte della popolazione le attività culturali sono un aspetto fondamentale della convivenza sociale.

Il sondaggio sul comportamento culturale fa parte di un processo di osservazione iniziato a giugno 2020 con un primo rilevamento e portato avanti con altre indagini a settembre 2020 e a aprile 2021. Il sondaggio di quest’anno, come anche quelli precedenti, è stato condotto dall’agenzia L’Oeil du Public (Suisse) tra il 26 settembre e il 6 ottobre 2022 su un campione rappresentativo composto da 1235 persone residenti in tutta la Svizzera.


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Franz-Xaver Risi, delegato alla cultura del Cantone di Svitto, +41 79 636 05 10, franz-xaver.risi@sz.ch

Stefan Kunfermann, responsabile della comunicazione CDPE, +41 31 309 51 11, kunfermann@edk.ch

Anne Weibel, capo di stato maggiore Comunicazione, Ufficio federale della cultura, +41 58 462 79 85, anne.weibel@bak.admin.ch



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