Sistema per lo scambio di dati sicuro: il Consiglio federale sblocca la seconda tranche di credito
Berna, 16.12.2022 - Nella sua seduta del 16 dicembre 2022 il Consiglio federale ha sbloccato la seconda tranche di credito e quindi altri 52,9 milioni di franchi per la realizzazione di un Sistema nazionale per lo scambio di dati sicuro. Queste risorse verranno utilizzate in gran parte per lavori di costruzione finalizzati a collegare installazioni di condotta della Confederazione, dei Cantoni e dei gestori di infrastrutture critiche alla rete per lo scambio di dati sicuro. Il nuovo sistema di comunicazione a prova di crisi assicurerà lo scambio di dati tra i partner della protezione della popolazione in particolare in caso di catastrofe o di situazione di emergenza.
Le risorse sbloccate fanno parte del credito d’impegno deciso dal Parlamento nel settembre del 2019 per la realizzazione (sviluppo e acquisto) del sistema nazionale per lo scambio di dati sicuro (SSDS) pari a 150 milioni di franchi.
Le parti di progetto pronte per essere realizzate saranno anticipate
La struttura del sistema per lo scambio di dati sicuro prevede quattro progetti parziali. Inizialmente si prevedeva di realizzarli in parallelo e di stanziare ulteriori risorse soltanto una volta raggiunte le medesime tappe fondamentali in tutti i progetti parziali. Nel frattempo è stata ridefinita la struttura del progetto globale. Le parti di progetto analoghe e che si trovano in uno stato più avanzato verranno attuate in via prioritaria. Procedendo in questo modo è possibile evitare ulteriori ritardi in relazione al progetto. Di conseguenza il Consiglio federale ha ora sbloccato le risorse per due progetti parziali.
Nel quadro del progetto parziale «RSD+» (Rete per lo scambio di dati sicuro con scambio di dati Confederazione e Cantoni) verranno spesi 48 milioni di franchi per collegare le ubicazioni di condotta della Confederazione, dei Cantoni e dei gestori di infrastrutture critiche alla rete di dati sicura dell’esercito, che costituisce la colonna portante per il futuro SSDS. A tale scopo sono necessari diversi progetti edilizi che garantiscono il rispetto degli elevati requisiti per quanto riguarda l’affidabilità dei collegamenti (sicurezza dell’alimentazione con corrente elettrica, protezione dai pericoli naturali).
Ulteriori 4,9 milioni di franchi verranno spesi per sostituire il sistema di messaggistica VULPUS, ormai obsoleto. Questo progetto parziale verrà attuato in collaborazione con l’istituto Tecnica e Informatica di Polizia Svizzera (TIP). Stando alla pianificazione odierna la fase di attuazione prenderà il via a inizio 2023.
La nuova strutturazione dell’attuazione rispetto alla pianificazione originaria non causa costi aggiuntivi a carico della Confederazione e dei Cantoni. Il progetto globale potrà essere attuato rispettando il quadro finanziario definito nel messaggio.
Comunicazione sicura in tutte le situazioni
Con il sistema per lo scambio di dati sicuro viene creato un sistema di comunicazione a prova di crisi per la Confederazione, i Cantoni e i gestori di infrastrutture critiche. In particolare in caso di catastrofe o di una situazione di emergenza garantirà lo scambio di dati, ma fornirà anche il quadro della situazione tra i partner nel settore della protezione della popolazione. È quindi fondamentale che le organizzazioni d’impiego interessate, come le centrali operative delle polizie cantonali, gli stati maggiori di condotta cantonali nonché i gestori di infrastrutture critiche, vengano collegati alla Rete di dati sicura plus» (RSD+). Grazie alla presenza di generatori di emergenza per l’intera infrastruttura di rete, l’operatività sarà garantita per almeno 14 giorni. L’infrastruttura di rete sarà protetta anche contro ciberattacchi e potrà essere utilizzata per applicazioni rilevanti per l’impiego anche in situazioni normali.
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