Pacchetto clima: il Consiglio federale estende all’Ucraina e alla Georgia l’accordo di attuazione con il PNUS

Berna, 16.12.2022 - Nella sua seduta del 16 dicembre 2022, il Consiglio federale ha esteso all’Ucraina e alla Georgia l’accordo con il Programma di sviluppo delle Nazioni Unite (PNUS) per l’attuazione del «Pacchetto clima per l’Amministrazione federale». L’obiettivo del pacchetto, adottato nel 2019 dal Consiglio federale, è quello di dimezzare le emissioni di gas serra dell’Amministrazione federale entro il 2030. Le emissioni rimanenti possono essere compensate con progetti di protezione del clima all’estero attraverso il partenariato con il PNUS.

Per ridurre le emissioni dell’Amministrazione federale, il Consiglio federale ha adottato nel 2019 il «Pacchetto clima per l’Amministrazione federale». Nel quadro di questo pacchetto, è previsto che l’Amministrazione riduca in Svizzera le proprie emissioni di gas serra del 50 per cento entro il 2030 rispetto all’anno di riferimento 2006, e il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) di almeno il 40 per cento rispetto al 2001. Le emissioni rimanenti verranno compensate nel periodo compreso tra il 2021 e il 2030 con progetti di protezione del clima realizzati all’estero. L’11 marzo 2022, il Consiglio federale ha autorizzato l’UFAM a incaricare il PNUS dell’attuazione del progetto all’estero. Nella sua seduta del 16 dicembre 2022, il Consiglio federale ha deciso di modificare l’accordo con il PNUS in maniera tale da poter attuare anche progetti in Ucraina e in Georgia.

Ai fini della compensazione devono essere utilizzate le riduzioni delle emissioni ottenute all’estero riconosciute dall’Accordo di Parigi, le quali soddisfano gli standard più elevati e forniscono un contributo misurabile allo sviluppo sostenibile nello Stato partner. Questi requisiti di qualità si applicano già alla compensazione volontaria delle emissioni dell’Amministrazione federale. Si stima che tra il 2022 e il 2030 dovranno essere compensate 2,3 milioni di tonnellate di CO2 equivalenti. Nel 2019, il Consiglio federale aveva previsto per il pacchetto clima un tetto massimo di 37,7 milioni di franchi fino al 2030, che sarà coperto dal bilancio esistente. La Svizzera può avvalersi degli accordi di protezione del clima che ha già firmato con Perù, Ghana, Senegal, Georgia, Vanuatu, Dominica, Thailandia, Ucraina, Marocco, Malawi e Uruguay.


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