Robotica di sicurezza per la Svizzera

Berna, 14.12.2022 - Il Politecnico di Zurigo e armasuisse Scienza e Tecnologia – il centro di competenza del DDPS nel campo della tecnologia – lanciano un programma comune di robotica di sicurezza. A tal fine armasuisse investirà per cinque anni due milioni e mezzo di franchi in progetti di ricerca selezionati.

Già oggi il Politecnico di Zurigo e armasuisse Scienza e Tecnologia (S+T) collaborano strettamente in diversi progetti. Ad esempio nel robot quadrupede ANYmal, che in futuro potrebbe essere impiegato nelle operazioni di ricerca e salvataggio in aree colpite da catastrofi, in un escavatore ambulante in grado di svolgere senza pilota pericolose operazioni di sgombero oppure in droni in grado di rilevare materiale radioattivo. Questa collaborazione viene ora rafforzata ulteriormente con un accordo per il programma comune «Robotica di sicurezza». armasuisse investirà mezzo milione di franchi svizzeri all’anno per un periodo di almeno cinque anni. Verranno sostenuti progetti di robotica selezionati che le forze di salvataggio e di sicurezza svizzere potrebbero potenzialmente utilizzare in operazioni non armate; la ricerca destinata a sistemi di armamento è esplicitamente esclusa.

Stimare gli sviluppi tecnologici e le relative conseguenze

Nuove tecnologie – come ad esempio i droni – possono aiutare all’adempimento dei compiti di sicurezza dello Stato, ma rappresentano allo stesso tempo una potenziale minaccia per la sicurezza pubblica – se ad esempio un drone vola sopra una manifestazione. Per armasuisse è pertanto determinante saper stimare tempestivamente le ultime tendenze nel campo della tecnologia e le relative conseguenze. «La collaborazione con il Politecnico di Zurigo ci consente di approfondire le nostre conoscenze in materia di robotica e anche di anticipare futuri sviluppi tecnologici in ambiti per noi importanti», spiegaThomas Rothacher, responsabile di armasuisse S+T. E anche il Politecnico beneficia, oltre che del supporto finanziario, soprattutto delle conoscenze di armasuisse: «L’innovazione non avviene dal nulla. Il confronto con le forze di sicurezza e di salvataggio che riportano le loro esperienze consente ai nostri ricercatori di sviluppare idee nuove e possibili soluzioni. In fin dei conti la collaborazione tra armasuisse e il Politecnico intende contribuire alla sicurezza della Svizzera», afferma Detlef Günther, vicepresidente Ricerca al Politecnico di Zurigo.

Oltre alle conoscenze, i ricercatori beneficiano anche dell’infrastruttura dell’Esercito svizzero. Terreni di prova con macerie o strutture, in cui è possibile simulare vasti incendi o alluvioni, consentono ai ricercatori di testare e migliorare ulteriormente prototipi altamente promettenti in ambienti realistici colpiti da catastrofi.


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