Livia Leu rappresenta la Svizzera al Consiglio ministeriale dell’OSCE

Łódź, 01.12.2022 - Su invito della presidenza polacca dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE), la segretaria di Stato del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) Livia Leu partecipa al 29° Consiglio dei ministri apertosi giovedì 1o dicembre a Łódź, in Polonia. Per i vari rappresentanti di alto livello, questo Consiglio costituisce una piattaforma necessaria per discutere delle attuali sfide per l’architettura di sicurezza europea che emergono in particolare in relazione alla guerra in Ucraina. Per la Svizzera, l’OSCE è sempre stata un pilastro fondamentale della sicurezza in Europa.

Negli ultimi anni il margine di manovra dell’OSCE si è progressivamente ridotto, anche a causa di una crisi di fiducia tra gli Stati partecipanti. L’aggressione militare della Russia all’Ucraina non ha fatto che accentuare la tendenza allo stallo politico all’interno dell’Organizzazione, ostacolando di fatto la ricerca di una soluzione comune.

Nonostante queste sfide, l’OSCE non perde la sua importanza. Nel suo intervento alla riunione ministeriale, la Svizzera ha ribadito il proprio sostegno all’Organizzazione, che rimane un valido strumento per la prevenzione e la risoluzione dei conflitti in Europa. La Svizzera vi ha sempre contribuito sostenendo la ricerca di compromessi. «Il nostro Paese è convinto che l’OSCE continuerà a svolgere un ruolo fondamentale come attore di sicurezza regionale e a fornire una preziosa piattaforma di dialogo», ha dichiarato la capodelegazione a Łódź.

L’OSCE è anche una cornice per il dialogo inclusivo, poiché è l’unica organizzazione di sicurezza regionale che riunisce l’Est e l’Ovest. La Svizzera continuerà a impegnarsi affinché l’OSCE mantenga, a lungo termine, la sua importanza come strumento di gestione delle crisi in Europa.

Attuazione adattata del piano d’azione OSCE della Svizzera

Nonostante la difficile situazione in cui verte attalmente l’OSCE, la Svizzera ha invitato gli Stati partecipanti a lavorare proattivamente alla ricerca di soluzioni comuni. Negli ultimi mesi, per esempio, sono stati utilizzati metodi innovativi per rafforzare la capacità di azione dell’Organizzazione. In particolare, per superare alcune impasse, sono stati necessari finanziamenti aggiuntivi messi a disposizione da vari Stati partecipanti. «Per garantire il ruolo dell’OSCE in futuro, è fondamentale mantenerne – e persino rafforzarne – la capacità di azione e preservarne il carattere inclusivo», ha dichiarato la Svizzera.

La Svizzera ha lanciato un piano d’azione per l’OSCE nel gennaio 2022. Il documento rimane attuale e viene attuato in modo da adattarsi alla nuova situazione che si è venuta a creare all’interno dell’Organizzazione dall’inizio della guerra in Ucraina. Il nostro Paese intende continuare ad adoperarsi per consolidare e ridare slancio agli acquis dell’OSCE, che non hanno affatto perso la loro validità; negli ultimi mesi, infatti, l’Organizzazione ha utilizzato gli strumenti a sua disposizione per reagire in modo concreto alla guerra in Ucraina, per esempio attraverso missioni di esperte ed esperti incaricati di indagare sulle violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario. La Svizzera accoglie favorevolmente l’avvio del nuovo programma OSCE in Ucraina, che consente all’Organizzazione di mantenere la sua presenza nel Paese.

Nel 2023 sarà la Macedonia del Nord ad assumere la presidenza dell’OSCE

Il Consiglio ministeriale conclude la presidenza polacca dell’OSCE, che aveva preso il via all’inizio del 2022. La Macedonia del Nord, rappresentata a Łódź dal suo ministro degli esteri Bujar Osmani, assumerà la presidenza per il 2023.


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