Il Consiglio federale ha esaminato l’integrazione degli effetti climatici nell’esame dell’impatto sull’ambiente

Berna, 23.11.2022 - Nella sua seduta del 23 novembre 2022, il Consiglio federale ha approvato il rapporto sulla considerazione degli effetti climatici nell’esame dell’impatto sull’ambiente, che tratta la questione della possibilità e delle modalità con cui è possibile tenere conto degli effetti sul clima dei progetti nell’esame dell’impatto sull’ambiente (EIA). Nel rapporto si giunge alla conclusione che è opportuna una valutazione volontaria.

Nel quadro di una procedura di autorizzazione, l’esame dell’impatto sull’ambiente (EIA) consente di verificare se un progetto rispetta le prescrizioni legali in materia di protezione dell’ambiente. Sono sottoposti a questo esame gli impianti nuovi o le modifiche a impianti esistenti, come ad esempio aziende industriali o progetti infrastrutturali come autostrade, porti o aerodromi. Attualmente l’impatto sul clima non è parte integrante di questo esame. La Commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia del Consiglio nazionale (CAPTE-N) ha quindi chiesto nel proprio postulato (20.3001) in che modo sia possibile tenere conto degli impatti positivi e negativi sul clima nel quadro dell’EIA.

Il rapporto sulla considerazione degli effetti climatici nell'esame dell'impatto sull'ambiente («Klimatische Auswirkungen bei der UVP berücksichtigen») del Consiglio federale illustra possibilità giuridiche e organizzative. Giunge alla conclusione che uno strumento come l’EIA potrebbe essere effettivamente un mezzo per ridurre le emissioni di gas serra prodotti dagli impianti. Tuttavia, l'effetto non sarebbe molto significativo, poiché l'impatto sul clima di numerosi impianti viene già rilevato attraverso misure previste dalla legge sul CO2. Nel quadro di un’approvazione dei piani, ossia nel momento in cui si applica l’EIA, è possibile apportare a un impianto soltanto correzioni limitate.

Secondo il rapporto, è più efficace tenere conto dell’impatto sul clima già all’inizio della pianificazione e farlo soprattutto nel quadro dei piani settoriali come pure dei piani direttori e di utilizzazione. È in quel momento, infatti, che viene definito dove vanno realizzati quali impianti e in che modo andrebbero allestiti.

La condizione: norme di verifica e prescrizioni misurabili

Per sensibilizzare maggiormente, il Consiglio federale ritiene che sarebbe opportuna una valutazione volontaria dell’impatto sul clima nel quadro dell’EIA, come già fanno alcuni Cantoni. Un obbligo generale di tenere conto degli effetti sul clima nell'ambito dell’EIA implicherebbe fissare norme di verifica e prescrizioni corrispondenti (ad es. valori limite delle emissioni per gli impianti). Prescrizioni del genere non esistono a livello nazionale.

Tenere conto degli effetti climatici positivi

Inoltre, è stata esaminata la possibilità di determinare nell’EIA anche l’impatto positivo sul clima. Questo sarebbe utile nei casi in cui le autorità devono ponderare gli interessi, ad esempio nel caso di impianti per la produzione di energie rinnovabili. Tuttavia, secondo il Consiglio federale, l’EIA non è lo strumento adatto per una ponderazione tra l’impatto positivo sul clima e l'impatto negativo su altri beni da proteggere.


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Roger Ramer, divisione Clima, UFAM, tel. +41 58 462 98 16



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