Sostegno della Svizzera alla Corte penale internazionale: firma di un accordo per facilitare l’invio di personale esperto

Berna, 23.11.2022 - La Svizzera e la Corte penale internazionale (CPI) hanno firmato un accordo volto a facilitare l’invio di personale esperto. La Svizzera rafforza così il suo sostegno di lunga data a questa istituzione fondamentale dell’ordinamento giuridico internazionale e ribadisce il suo impegno a favore della lotta contro l’impunità.

Oggi, mercoledì 23 novembre, la Svizzera e l’Ufficio del procuratore della CPI hanno firmato un accordo di partenariato che stabilisce il quadro giuridico per l’invio di esperte ed esperti al servizio della CPI, al fine di facilitare la futura messa a disposizione di personale competente. Un gruppo di specialiste e specialisti di procedure penali, analisi giuridiche e crimini economici è già stato selezionato e sarà inviato dal Pool di esperti per la promozione civile della pace (PEP) della Divisione Pace e diritti umani (DPDU) del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). Queste persone prenderanno servizio presso la CPI nel corso del primo trimestre del 2023 e svolgeranno funzioni investigative o di avvocati di prima istanza. La Corte decide in modo indipendente a chi assegnare le indagini.

La Svizzera risponde quindi positivamente alla richiesta di sostegno lanciata dalla CPI, che si trova ad affrontare un carico di lavoro aggiuntivo a causa delle indagini relative al conflitto in Ucraina. Questo sovraccarico ha un impatto sulle risorse a disposizione della Corte per tutti i casi su cui è chiamata a pronunciarsi.

La CPI, un elemento essenziale dell’architettura multilaterale

La CPI, con sede all’Aia, difende lo Stato di diritto e la giustizia a livello internazionale. È stata creata per lottare contro l’impunità dei crimini più gravi secondo il diritto internazionale: il genocidio, i crimini contro l’umanità, i crimini di guerra e i crimini di aggressione.

La Svizzera sostiene la CPI nella lotta contro l’impunità conformemente ai suoi valori fondamentali e ai suoi obiettivi di politica estera. Si è impegnata a favore di questa istituzione sin dalla sua creazione, le fornisce un sostegno politico costante, sia nelle sedi multilaterali che nelle sue relazioni bilaterali, e contribuisce attivamente ai lavori dell’Assemblea degli Stati parte allo Statuto di Roma, il trattato fondatore della CPI.

È per esempio all’origine di un importante emendamento adottato nel 2019, che permette alla CPI di perseguire il crimine di affamare le popolazioni civili anche nel caso di conflitti armati non internazionali. Si impegna inoltre per una ratifica universale dello Statuto di Roma e incoraggia la cooperazione con la CPI. Infine la sostiene sul piano materiale, in particolare contribuendo al suo finanziamento, adoperandosi affinché disponga di un budget sufficiente e mettendo a sua disposizione esperte ed esperti.

Promuovendo una CPI indipendente ed efficace, la Svizzera lavora per migliorare la protezione delle vittime conformemente al suo impegno a favore del diritto internazionale e alla sua lunga tradizione umanitaria.


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