COP27: il presidente della Confederazione incoraggia gli Stati a non perdere di vista l’obiettivo di 1,5 gradi
Sharm el Sheik, 07.11.2022 - Il presidente della Confederazione Ignazio Cassis ha rappresentato la Svizzera al vertice mondiale dei capi di Stato e di governo della 27a Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP27) a Sharm el Sheikh, in Egitto. Durante il suo discorso ha affermato che la COP27 non può essere la conferenza in cui si rischia di perdere di vista l’obiettivo di 1,5°C. Il summit mira a promuovere l’attuazione dell’accordo di Parigi sul clima.
Durante il vertice del 7 novembre 2022, a cui hanno partecipato un centinaio di capi di Stato e di governo, il presidente della Confederazione Ignazio Cassis ha affermato senza mezzi termini che il cambiamento climatico rimane tra le sfide più grandi del nostro tempo.
«Quest’anno il cambiamento climatico ha causato terribili devastazioni», ha dichiarato il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) riferendosi alle inondazioni in Pakistan e alle ondate di calore e di siccità in diverse parti del mondo. Il presidente della Confederazione ha quindi ribadito l’intenzione della Svizzera di mantenere gli obiettivi climatici stabiliti, nonostante la crisi energetica in corso. Il nostro Paese si impegna anche a dimezzare le proprie emissioni di gas serra entro il 2030 e a raggiungere la neutralità climatica al più tardi entro il 2050.
Nel suo discorso il presidente della Confederazione ha inoltre ribadito il proprio sostegno agli impegni ambiziosi dell’agenda della COP27, tra cui la presentazione di un calendario concreto e chiaro di disinvestimento dai combustibili fossili per tutti i Paesi. Si è inoltre schierato a favore di un programma di lavoro che miri ad accelerare le politiche climatiche nei diversi Paesi e a rafforzare gli sforzi nei settori dell’adattamento, dello sviluppo e dell’aiuto umanitario a livello globale.
Rispondere alle esigenze dei Paesi in via di sviluppo
Per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi, la COP27 ha posto l’accento sul rafforzamento dei finanziamenti a favore dei Paesi più poveri e più vulnerabili (PMA) e dei piccoli Stati insulari in via di sviluppo (SIDS). «I Paesi che ne hanno bisogno devono ricevere il sostegno finanziario necessario per realizzare questa transizione e tutti coloro che ne hanno le capacità devono dare il loro contributo», ha dichiarato il capo del DFAE.
La Svizzera riconosce i bisogni considerevoli nell’ambito dell’adattamento e la necessità di aiutare i Paesi in via di sviluppo a ridurre e affrontare l’aumento delle perdite e dei danni di origine climatica. In questo contesto, per realizzare l’obiettivo di raddoppiare il finanziamento dell’adattamento, la Svizzera, previa approvazione da parte del Parlamento, verserà 155,4 milioni di franchi al Fondo mondiale per l'ambiente, 11,8 milioni di franchi allo Special Climate Change Fund (SCCF) e 16 milioni di franchi al Least Developed Countries Fund (LDCF) nel corso dei prossimi quattro anni. Questi due ultimi fondi si concentrano sulle misure di adattamento nei PMA e nei SIDS. Inoltre, il nostro Paese verserà altri 8 milioni di franchi al programma di finanziamento dell’assicurazione contro le calamità naturali (Disaster Risk Financing and Insurance, DRFI) della Banca Mondiale per rafforzare la resilienza degli Stati partner.
La Svizzera contribuirà anche con 4 milioni di franchi alla Climate Risk and Early Warning Systems Initiative (CREWS), che prevede un meccanismo di finanziamento in risposta ai bisogni dei PMA e dei SIDS. Questo importo si aggiunge al contributo attuale di 9 milioni di franchi a favore dello sviluppo di sistemi di allerta precoci per tutti.
Incontri bilaterali a margine della Conferenza
A margine della Conferenza, il presidente della Confederazione ha firmato un accordo bilaterale sul clima con Leila Benali, la ministra della transizione energetica e dello sviluppo sostenibile del Marocco. Ha inoltre partecipato a una tavola rotonda sul tema della sicurezza alimentare.
Il Presidente della Confederazione Cassis si è tra l’altro intrattenuto con la nuova Premier italiana Giorgia Meloni, il nuovo Primo Ministro del Regno Unito Rishi Sunak, il nuovo Primo Ministro della Svezia Ulf Kristersson, il Primo Ministro dell'Autorità Palestinese Mohammad Shtayyeh, ma anche con il Presidente della Slovenia Borut Pahor, il Presidente rumeno Klaus Iohannis e il Presidente di Israele Isaac Herzog.
Durante la seconda settimana della Conferenza, i ministri dell’ambiente si incontreranno per discutere ad alto livello politico. La consigliera federale Simonetta Sommaruga, capo del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC), rappresenterà la Svizzera all’incontro. La 27a Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici si concluderà il 18 novembre.
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