Un piano d'azione transnazionale per una mobilità rispettosa del clima nelle Alpi

Ittigen, 27.10.2022 - Entro il 2050 il trasporto attraverso le Alpi dovrà essere reso neutrale sotto il profilo climatico. Questo è l'accordo odierno al quale sono giunti i ministri dell'ambiente e dei trasporti dei Paesi alpini in occasione della conferenza svoltasi a Briga nel Canton Vallese. Su iniziativa della consigliera federale Simonetta Sommaruga, i ministri dei Paesi alpini hanno istituito l'Alleanza del Sempione e elaborato un piano d'azione che prevede misure concrete. Tra queste, ad esempio, un unico abbonamento ai trasporti pubblici valido in tutto l'arco alpino, un numero maggiore di stazioni di rifornimento elettrico, la promozione dei treni notturni e un marchio per designare le destinazioni di viaggio neutrali in termini di CO2.

La Svizzera è particolarmente colpita dai cambiamenti climatici, visto che nelle Alpi le temperature aumentano a velocità doppia rispetto alla media mondiale. Questa tendenza è da ricondurre, tra l'altro, anche al settore dei trasporti: quasi il 30 per cento di tutte le emissioni di gas serra è causato dal trasporto di passeggeri e merci. Le ripercussioni del cambiamento climatico sono tangibili per la popolazione: le ondate di calore provocano lo scioglimento dei ghiacciai e le forti precipitazioni causano piene e colate detritiche.

I ministri dell'ambiente e dei trasporti dei Paesi alpini intendono quindi ridurre le emissioni di CO2 e rendere la mobilità più rispettosa del clima. Entro il 2050 il trasporto alpino dovrà essere reso neutrale sotto il profilo climatico. All'inizio dell'anno, su iniziativa della consigliera federale Simonetta Sommaruga, si è deciso di elaborare un piano d'azione con misure concrete. Alla conferenza di oggi a Briga, i rappresentanti degli otto Paesi alpini partecipanti hanno elaborato questo piano d'azione. Il piano d'azione è sostenuto dall'Alleanza del Sempione di neo costituzione, alla quale aderiscono i Paesi membri della Convenzione delle Alpi e del Processo di Zurigo. Quest'anno la Svizzera detiene la presidenza di entrambi gli organismi.

Con il piano d'azione i Paesi aderenti intendono migliorare in generale la cooperazione transnazionale nei settori dell'ambiente e dei trasporti. «Nelle Alpi i cambiamenti climatici sono più forti e tangibili che in quasi tutte le altre regioni d'Europa. Per questo motivo è necessario collaborare, affinché si possa rendere la mobilità più rispettosa del clima nella regione alpina», ha dichiarato Maria Lezzi, direttrice dell'Ufficio federale dello sviluppo territoriale ARE e presidentessa ad interim dei due organismi, in occasione della presentazione del piano d'azione congiunto. Il Consiglio federale le ha conferito il titolo di segretaria di Stato per la durata delle conferenze.

Il piano d’azione è stato elaborato dalle rappresentanti e dai rappresentanti della Germania, della Francia, dell’Italia, dell’Austria, della Slovenia e della Svizzera nonché dei principati del Liechtenstein e di Monaco. Esso prevede misure in tre settori:

  • Traffico merci: il trasferimento alla rotaia deve essere rafforzato in modo significativo. Questo obiettivo dovrà essere raggiunto, tra l'altro, avviando un dialogo su una tassa sul traffico pesante a livello alpino. L'Alleanza del Sempione intende inoltre promuovere la sostituzione di camion a benzina e a diesel con veicoli a emissioni zero, come ad esempio i camion elettrici. Allo scopo i Paesi si dichiarano disposti a compiere maggiori sforzi per creare un'adeguata infrastruttura per la ricarica di tali veicoli.
  • Trasporto passeggeri transfrontaliero: deve essere intensificato il passaggio ai trasporti pubblici e promossa la mobilità sostenibile. A tal fine si prevede, tra l'altro, di seguire l’idea di un sistema di biglietti comune per i trasporti pubblici valido sull'intero arco alpino e di promuovere i collegamenti ferroviari notturni. Inoltre, i Paesi alpini intendono elettrificare le flotte di autobus e utilizzare treni a celle combustibile sulle tratte non elettrificate.
  • Mobilità turistica e mobilità del tempo libero: gran parte delle emissioni di CO2 nel turismo alpino è da ricondurre al viaggio di andata e di ritorno. I Paesi alpini intendono pertanto ridurre significativamente le emissioni in questo settore e, grazie a una visione comune, facilitare gli spostamenti con i mezzi pubblici. Perciò si prevede di migliorare i collegamenti ferroviari con le destinazioni alpine e di promuovere gli spostamenti a piedi e in bicicletta nelle località turistiche. Inoltre, verrà istituito un marchio per designare le destinazioni di viaggio neutrali in termini di CO2.

In occasione della conferenza, la presidenza della Convenzione delle Alpi è passata dalla Svizzera alla Slovenia e quella del Processo di Zurigo dalla Svizzera alla Francia.

Convenzione delle Alpi e Processo di Zurigo

- La Convenzione delle Alpi esiste dal 1991. Si tratta del primo accordo internazionale al mondo per la protezione di una regione di montagna. La Svizzera l'ha ratificata nel 1999 e il DATEC la attua e la sviluppa ulteriormente assieme ai ministri dell'ambiente dei Paesi partner.
- Il Processo di Zurigo è stato istituito dopo il catastrofico incendio del 2001 nella galleria autostradale del San Gottardo nonché i gravi incidenti nei trafori rispettivamente dei Tauri in Austria e del Monte Bianco in Francia. A seguito di tali eventi, i ministri dei trasporti e dell'ambiente si sono incontrati a Zurigo, su iniziativa della Svizzera, con l'obiettivo di rendere più sicuro il traffico attraverso le Alpi e di potenziarne il trasferimento dalla strada alla rotaia.


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