Dichiarazione lacunosa dell’origine e dell’ottenimento delle pellicce

Berna, 13.10.2022 - I consumatori devono sapere da dove proviene la pelliccia e come è stata ottenuta. Secondo il rapporto 2021/2022 sui controlli sulle dichiarazioni delle pellicce il settore attua l’obbligo di dichiarazione in maniera lacunosa. L’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) ha contestato la dichiarazione di due terzi dei punti vendita controllati a causa di informazioni errate o mancanti. Nella prossima stagione invernale, l’USAV rafforzerà l’esecuzione delle norme.

L’ordinanza sulla dichiarazione delle pellicce prescrive che tutte le pellicce e i prodotti di pellicceria siano dichiarati con indicazioni sulla specie animale, l’origine e il metodo di produzione. Ciò dovrebbe consentire ai consumatori di prendere una decisione d’acquisto informata. Nella stagione invernale 2021/2022, l’USAV ha effettuato un totale di 131 controlli sulla dichiarazione dei prodotti di pellicceria presso piccole aziende, shop online e grandi catene di negozi. 87 controlli (66 %) hanno dato luogo a contestazioni. Nell’88 % dei casi, le aziende interessate hanno risolto le contestazioni entro i tempi stabiliti. In 10 casi è stata emessa una decisione e in un caso è stato avviato un procedimento
penale.

I colli di pelliccia rimangono problematici
Durante i controlli, l’USAV ha ispezionato un totale di 6632 prodotti di pellicceria, di cui il 73 % è stato dichiarato correttamente. I restanti prodotti di pellicceria sono stati oggetto di contestazioni perché la dichiarazione sull’origine o l’ottenimento recava errori (16 %) o era del tutto mancante (11 %). Il 48 % dei prodotti contestati erano colli di pelliccia di giacche. La maggior parte dei prodotti di pelliccia contestati proveniva da cani procioni, seguita da prodotti realizzati con pellicce di volpe polare e coyote. Ampliamento delle prescrizioni di dichiarazione
La revisione dell’ordinanza sulla dichiarazione delle pellicce è entrata in vigore il 1° gennaio 2020. Con essa è stato introdotto l’obbligo di dichiarare in modo inequivocabile i prodotti come «vera pelliccia» e di descrivere più chiaramente il modo di ottenimento (ovvero il metodo di allevamento o di cattura dell’animale).

A partire dalla stagione invernale 2022/23, l’USAV inasprirà l’esecuzione delle norme
Dall’introduzione dei controlli nel 2014 e nonostante le norme più precise in materia di dichiarazione, l’USAV non ha notato alcun miglioramento significativo nella dichiarazione di pellicce e prodotti di pellicceria. L’elevato numero di contestazioni nella scorsa stagione invernale dimostra che molti punti vendita non applicano ancora correttamente la dichiarazione delle pellicce. Per la stagione invernale 2022/2023, l’USAV prevede quindi ulteriori controlli sulle dichiarazioni nei negozi e su Internet e inasprirà l’esecuzione delle norme emettendo più decisioni e comminando più multe.


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