Il presidente della Confederazione Ignazio Cassis sottolinea i punti di forza della Svizzera nel lavoro multilaterale dinanzi all’Assemblea generale dell’ONU

Berna, 20.09.2022 - La Svizzera può offrire un valore aggiunto nel superamento delle crisi globali. Lo ha affermato il presidente della Confederazione Ignazio Cassis martedì 20 settembre 2022 nel suo discorso dinanzi all’Assemblea generale dell’ONU a New York: nell’attuale situazione geopolitica, i punti di forza della Svizzera sono più importanti che mai. In prospettiva, la Svizzera intende impegnarsi maggiormente per un dialogo aperto, un clima di fiducia e una più stretta cooperazione tra gli Stati. Martedì e mercoledì il presidente della Confederazione Cassis parteciperà a vari eventi e svolgerà colloqui bilaterali con diversi capi di Stato e di Governo.

«L’ONU offre un quadro unico per concretizzare quanto menzionato nel preambolo del proprio Statuto, in particolare l’unione delle nostre forze per mantenere la pace e la sicurezza internazionale», ha dichiarato il presidente della Confederazione Ignazio Cassis nel suo discorso dinanzi ai membri dell’Assemblea generale dell’ONU. Ignazio Cassis ha illustrato il valore aggiunto che la Svizzera può offrire alla comunità internazionale per raggiungere compromessi e consenso e rafforzare il multilateralismo, che in un mondo segnato da crisi e guerre sono più importanti che mai.

«I valori sono la bussola delle nostre azioni», ha aggiunto Ignazio Cassis. A tal proposito, il rispetto del diritto internazionale è fondamentale. «Non possiamo permettere che il potere dei più forti prevalga sui diritti dei più deboli», così il presidente della Confederazione.

L’impegno a favore della pace e della sicurezza globale è un pilastro storico della politica estera svizzera. Il ruolo della Svizzera come mediatrice, luogo che ospita conferenze internazionali e potenza protettrice è ampiamente riconosciuto. «La Ginevra internazionale è il centro della diplomazia multilaterale su questioni di governance globale, pace, diritti umani, disarmo, ambiente e salute, ma anche in termini di anticipazione delle sfide tecnologiche», ha dichiarato Ignazio Cassis.

Secondo Ignazio Cassis, con il seggio nel Consiglio di sicurezza dell’ONU per il periodo 2023-2024 la Svizzera si assume le proprie responsabilità per il mantenimento della pace e della sicurezza. «Lavoreremo sodo per soddisfare le aspettative riposte in noi ed essere "Un più per la pace"», ha affermato.

La pandemia, la guerra e la crescente polarizzazione geopolitica richiedono un multilateralismo che si concentri sulle questioni essenziali della coesistenza pacifica. «Il rafforzamento mirato del multilateralismo e il ritorno ai suoi compiti fondamentali sono la chiave con la quale possiamo superare insieme questi tempi difficili e proiettarci verso un futuro migliore», ha dichiarato il presidente della Confederazione.

Eventi e colloqui bilaterali durante la settimana di apertura ad alto livello dell’Assemblea generale dell’ONU

Nelle giornate di martedì e mercoledì della settimana di apertura ad alto livello dell’Assemblea generale dell’ONU, il presidente della Confederazione Ignazio Cassis ha in programma la partecipazione a vari eventi. Insieme al presidente del Niger Mohamed Bazoum organizza la conferenza dei Paesi donatori a favore del Fondo internazionale contro l’estremismo violento («Global Community Engagement and Resilience Fund», GCERF). Scopo del fondo è finanziare iniziative civiche in tutto il mondo contro l’estremismo violento.
    
Mercoledì 21 settembre il presidente della Confederazione consegnerà ufficialmente lo strumento di ratificazione per l’emendamento dello Statuto di Roma della Corte penale internazionale, che ha sede all’Aia. Con questo emendamento, la tattica di affamare la popolazione diventa punibile anche durante le guerre civili. L’emendamento è stato promosso dalla Svizzera ed è il frutto di trattative diplomatiche del nostro Paese. Questo successo testimonia il pluriennale impegno umanitario della Svizzera per la protezione della popolazione civile, un tema che il nostro Paese seguirà in via prioritaria anche durante il suo mandato nel Consiglio di sicurezza dell’ONU per il periodo 2023-2024.

Mercoledì 21 settembre, sotto l’egida del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, si terrà la settima conferenza dei Paesi donatori a favore del Fondo globale per la lotta contro l’AIDS, la tubercolosi e la malaria. La Svizzera cofinanzia questo fondo da molti anni. In occasione della conferenza, il presidente della Confederazione Ignazio Cassis annuncerà che nei prossimi tre anni la Svizzera vi contribuirà con 64 milioni di franchi.

Il presidente della Confederazione coglierà inoltre l’occasione della settimana di apertura ad alto livello per incontrare direttamente vari capi di Stato e di Governo – tra cui il presidente iraniano Seyyed Ebrahim Raisi, il primo ministro georgiano Irakli Garibashvili, il presidente dell’Ecuador Guillermo Lasso Mendoza, il presidente del Collegio di presidenza della Bosnia e Erzegovina Šefik Džaferović, il presidente del Niger Mohamed Bazoum e il presidente uscente del Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) Peter Maurer. I colloqui si concentrano sulle relazioni bilaterali e sullo scambio di opinioni su questioni di attualità.

Nell’ambito di un ricevimento che si terrà mercoledì sera, Ignazio Cassis incontrerà brevemente anche il presidente degli Stati Uniti Joe Biden.


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