27a Conferenza dell'ONU sul clima: il Consiglio federale approva il mandato della delegazione svizzera
Berna, 17.08.2022 - Durante la sua seduta del 17 agosto 2022, il Consiglio federale ha conferito alla delegazione svizzera il mandato per la 27a Conferenza delle Nazioni Unite sul clima (COP27). Gli Stati contraenti dell'Accordo di Parigi si incontreranno dal 7 al 18 novembre 2022 a Sharm el-Sheik, in Egitto. Alla Conferenza la Svizzera si impegnerà per un programma di lavoro per il periodo fino al 2030 che sia incisivo e che conduca a decisioni concrete per la protezione del clima da parte degli Stati.
L’Accordo di Parigi sul clima obbliga tutti i Paesi ad adottare, a partire dal 2020, misure concrete volte a ridurre le proprie emissioni di gas serra al fine di limitare a 1,5 gradi il riscaldamento globale. Ogni cinque anni, i Paesi devono rivedere al rialzo il proprio obiettivo di riduzione, adottare misure per raggiungerlo e riferire in merito ai progressi. L’Accordo comprende inoltre disposizioni per l’adattamento al cambiamento climatico e per misure di sostegno, quali il finanziamento e il trasferimento di tecnologie ai Paesi in via di sviluppo.
In primo piano l'attuazione dell'Accordo
Nel corso della 27a Conferenza sul clima verranno ulteriormente precisate le regole per l'attuazione dell'Accordo di Parigi. La COP27 verterà principalmente sul modo in cui gli Stati possono attuare, entro il 2030, i propri obiettivi climatici presentati nel quadro dell'Accordo di Parigi al fine di poter rispettare l'obiettivo di 1,5 gradi. Si tratterà inoltre la questione di come gli Stati potranno adeguarsi meglio alle conseguenze del cambiamento climatico. Oltre a ciò, è prevista l'adozione di regole di attuazione per il meccanismo di mercato stabilito durante la COP26. Questo meccanismo consente ai Paesi di attuare progetti di protezione del clima all'estero e di computare le riduzioni delle emissioni ottenute nel proprio obiettivo climatico. Il programma prevede anche discussioni su un nuovo obiettivo di finanziamento comune per sostenere misure di protezione del clima in Paesi in via di sviluppo per il periodo successivo al 2025.
Posizione della Svizzera: programma di lavoro incisivo per la protezione del clima
Conformemente al mandato del Consiglio federale, la delegazione svizzera si impegnerà per un programma di lavoro ambizioso che conduca a decisioni concrete per la protezione del clima da parte degli Stati, in particolare nei settori responsabili della maggior parte delle emissioni. La Svizzera si impegna anche a definire regole di attuazione incisive per il meccanismo di mercato.
Inoltre, la delegazione lavorerà per potenziare, a livello mondiale, gli investimenti nella protezione del clima e perché tutti i Paesi nelle condizioni di farlo diano il proprio sostegno. Anche l'economia dovrà fare la sua parte. I flussi finanziari dovranno essere orientati verso investimenti rispettosi del clima.
Rappresentanti della Svizzera in Egitto
All'inizio della COP27 il presidente della Confederazione Ignazio Cassis rappresenterà la Svizzera all'incontro dei capi di Stato e di Governo. Durante la seconda settimana della Conferenza, i ministri dell'ambiente si incontreranno per discussioni ai massimi livelli politici. La consigliera federale e capa del DATEC Simonetta Sommaruga parteciperà a questo segmento ministeriale in rappresentanza della Svizzera. La delegazione negoziale svizzera è guidata dall'ambasciatore per l'ambiente Franz Perrez, capo della divisione Affari internazionali dell'Ufficio federale dell'ambiente. La delegazione comprende anche tre rappresentanti della società civile, provenienti dal settore economico e ambientale.
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