Il traffico causa danni al clima e all'ambiente per sei miliardi di franchi l'anno

Ittigen, 28.06.2022 - La mobilità della popolazione svizzera causa ogni anno danni per diversi miliardi di franchi. A subirne le conseguenze è soprattutto l'ambiente, il clima, ma anche la salute pubblica. Stando ai più recenti calcoli effettuati dall'Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE) per il 2019, il traffico ha causato perdite di raccolto pari a 233 000 tonnellate di alimenti.

In Svizzera il traffico genera in media dei costi esterni pari a 1600 franchi pro capite. Si tratta in particolare di ripercussioni riconducibili alla mobilità, i cui costi dovranno essere sostenuti dalla collettività o dalle generazioni future. Per l'anno 2019 tali costi ammontano globalmente a 14 miliardi di franchi. Gran parte dei danni (9,8 miliardi di franchi) sono ascrivibili al trasporto motorizzato privato su strada. Seguono, tra gli altri, il traffico aereo, il traffico ferroviario e il traffico ciclistico e pedonale.

Si registrano danni nei più svariati settori, come ad esempio:

  • danni riconducibili all'impatto del traffico sul cambiamento climatico per ca. 2,9 miliardi di franchi;
  • frammentazione o la perdita di spazi vitali per la flora e per la fauna a causa di strade, rotaie e aeroporti, che causano costi pari a 1,2 miliardi di franchi all'anno;
  • perdite di raccolto annue pari a 94 000 tonnellate di cereali e 139 000 tonnellate di frutta e verdura, per un costo totale di 56 milioni di franchi.
  • 39 300 giorni in cui i bambini soffrono dei sintomi dell'asma a causa dell'inquinamento atmosferico nonché 17 500 anni-vita persi a causa di malattie cardiovascolari o respiratorie, riconducibili al rumore del traffico o all'inquinamento atmosferico.

Nel 2019, il traffico ha provocato danni al clima e all'ambiente per un totale di 6 miliardi di franchi. Tra questi si contano anche i danni alle foreste e alla biodiversità. I costi esterni per danni alla salute si attestano a 5,2 miliardi di franchi all'anno, a cui vanno ad aggiungersi ulteriori costi dovuti per esempio ai danni agli edifici.

Vi sono però anche effetti positivi. Poiché una regolare attività fisica riduce i costi della salute, quello pedonale e ciclistico sono gli unici due tipi di traffico che generano benefici per la società. Non va però dimenticato che anche i ciclisti e i pedoni generano costi esterni (ad esempio per incidenti o per l'energia grigia nel caso delle biciclette). Il beneficio ascrivibile al traffico pedonale e ciclistico si attesta così a 318 milioni di franchi.

Che cosa si intende per costi esterni?

I costi esterni si differenziano dai costi interni dei trasporti. I costi interni sono pagati dagli stessi utenti, ad esempio tramite l'acquisto di un biglietto ferroviario o il pagamento dell'imposta sugli oli minerali nelle stazioni di servizio. Gli utenti assumono così una parte dei costi che causano, ad esempio i costi di costruzione e di manutenzione delle strade o quelli dell'acquisto di materiale rotabile per la ferrovia.

I costi esterni invece, legati all'impatto della mobilità, sono a carico della collettività. Il loro ammontare dimostra come la Svizzera sia ancora ben lontana da un sistema di trasporto economico, ecologico e socialmente efficiente.

Aumento marcato dal 2010

Nel 2019 i costi sono nuovamente cresciuti rispetto al 2018 (+1,4%). Da quando, nel 2010, è stato effettuato il primo rilevamento sistematico di tutti i dati, i costi esterni del traffico sono aumentati del 16%. Dalle cifre relative al volume di traffico nel 2020 emerge che il numero di chilometri percorsi è diminuito a causa della pandemia. Si può dunque supporre che, temporaneamente, i costi esterni diminuiranno.


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