Modifica della legge sul Tribunale federale in vigore dal 1° luglio 2022

Berna, 04.05.2022 - In futuro sarà possibile chiedere la revisione di una decisione del Tribunale federale anche se la Svizzera ha riconosciuto una violazione della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) dinanzi alla Corte europea dei diritti dell'uomo (Corte EDU) e si è giunti a una composizione amichevole con la controparte. Non è più necessario che la Corte EDU pronunci una sentenza nei confronti della Svizzera. Il 4 maggio 2022 il Consiglio federale ha deciso di porre in vigore la corrispondente modifica della legge sul Tribunale federale con effetto al 1° luglio 2022.

Attualmente il Tribunale federale può rivedere la propria decisione solo se la Corte EDU ha pronunciato una sentenza definitiva nei confronti della Svizzera. In futuro, tale revisione sarà possibile anche se la Svizzera riconosce la violazione della CEDU e si giunge a una composizione amichevole dinanzi alla Corte. La composizione amichevole permetterà inoltre di cancellare l'eventuale iscrizione nel casellario giudiziale della persona ricorrente. Attualmente questo non è possibile, perché la cancellazione implica una revisione della sentenza del Tribunale federale e una revisione presuppone una sentenza definitiva da parte della Corte.

La modifica della Legge sul Tribunale federale trae origine da un'iniziativa parlamentare (16.461) e sottintende corrispondenti modifiche di altre leggi processuali, quali la legge sulla procedura amministrativa, il Codice di procedura penale e il Codice di procedura civile. Il Consiglio federale ha deciso di porre in vigore la modifica con effetto al 1° luglio 2022.


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