Bilancio 2021 del Servizio specializzato per l’estremismo in seno all’esercito

Berna, 02.05.2022 - Lo scorso anno il Servizio specializzato per l’estremismo in seno all’esercito si è occupato di 50 segnalazioni e richieste di consulenza. Anche nel 2021 nella maggior parte dei casi si è trattato di presunto estremismo di destra. L’esercito continua ad applicare la sua strategia della tolleranza zero.

Nel 2021 sono state inoltrate al Servizio specializzato per l’estremismo in seno all’esercito 50 segnalazioni e richieste. La netta maggioranza delle richieste di consulenza e degli indizi segnalati (75 per cento) ha riguardato presunti casi di estremismo di destra. Per le altre forme di estremismo, come quello di matrice jihadista, l’etno-nazionalista e di sinistra, si trattava di eventi sporadici.

Rispetto agli anni precedenti, il quadro generale non mostra alcuna variazione di rilievo. Anche nel 2021 si è trattato principalmente di episodi isolati legati a segnalazioni di presunte attività estremiste nella vita civile. Non sono stati registrati atti di violenza o episodi rilevanti ai fini della sicurezza.

L’esercito continua ad applicare in maniera sistematica le disposizioni legali e la sua strategia della tolleranza zero nonché a sensibilizzare in merito all’estremismo tutti i futuri capisezione, i comandanti d’unità e i comandanti di scuola.


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