Controlli sulla dichiarazione del legno: un bilancio in chiaroscuro

Berna, 25.04.2022 - Berna, 25 aprile 2022 – Il numero di aziende che hanno dichiarato correttamente il legno e i prodotti del legno è in calo rispetto all’anno scorso. Lo dimostra l’esito dei controlli effettuati dall’Ufficio federale del consumo (UFDC).

Lo scorso anno l’UFDC ha effettuato 108 controlli in base alle disposizioni dell’ordinanza sulla dichiarazione concernente il legno e i prodotti del legno. Come negli anni precedenti, i controlli si sono concentrati sulle imprese che presentavano un rischio relativamente più elevato di dichiarazioni non conformi. Sono state controllate anche le imprese che trattano prodotti in legno soggetti all’obbligo di dichiarazione solo a titolo accessorio. Per la prima volta le piccole imprese artigianali sono state ispezionate con una procedura semplificata.

Il 16 % delle aziende controllate ha effettuato correttamente la dichiarazione (anno precedente: 30 %). Nel 32 % dei casi le dichiarazioni risultano corrette solo in parte (anno precedente: 34 %). Nella metà delle imprese ispezionate nessuna dichiarazione è risultata completa e assolutamente corretta (anno precedente: 37 %).

Nel 23 % dei casi (anno precedente: 28 %) mancavano sia la dichiarazione del tipo di legno sia quella relativa all’origine. Il 16 % delle aziende (anno precedente: 3 %) ha omesso solo l’indicazione del nome scientifico del legno, ma per il resto ha dichiarato tutto correttamente.

Sono diversi i fattori che hanno contribuito a fornire un quadro meno positivo rispetto ai risultati dell’anno scorso. Nel 2021 è stato controllato un numero maggiore di piccole imprese come falegnamerie e carpenterie rispetto all’anno precedente; in questo settore ci sono molti casi di inadempienza. Presso i rivenditori di mobili, i negozi di arredamento e i negozi di bricolage le fluttuazioni dei prezzi del legno (aumentati moltissimo nel 2021) hanno determinato un maggiore numero di rietichettature, il che può costituire un’ulteriore fonte di errore. Una terza ragione potrebbe riguardare le aree geografiche scelte: nel 2021 sono state ispezionate più regioni dove finora non era stato effettuato quasi nessun controllo. Infine, non bisogna dimenticare che nel 2021 le aziende hanno dovuto far fronte, come onere supplementare, agli effetti della pandemia.

La buona cooperazione con le aziende ha fatto sì che le dichiarazioni errate siano state corrette entro i termini stabiliti. Solo in un caso l’UFDC ha dovuto disporre la rettifica della dichiarazione mediante una decisione formale.

Nel 2022 l’UFDC condurrà una campagna di sensibilizzazione nel settore della falegnameria e della carpenteria, dove è stata riscontrata una scarsa conoscenza delle norme sulla dichiarazione del legno. Nel dicembre del 2021 le varie associazioni professionali interessate sono state informate che l’eventuale violazione dell’obbligo di dichiarazione riscontrata durante un controllo avrebbe comportato un procedimento penale amministrativo. L’UFDC conta sull’effetto preventivo del diritto penale amministrativo e quindi su un maggiore rispetto dell’obbligo di dichiarazione da parte delle imprese del settore.

L’ordinanza sulla dichiarazione concernente il legno e i prodotti del legno, in vigore dal 2012, stabilisce che al momento della consegna del prodotto i consumatori siano informati sul tipo e sull’origine del legno. L’obbligo si applica al legname in tronchi, a quello grezzo e ad alcuni prodotti in legno massiccio, nonché alla carbonella.

Il 1° gennaio 2022 sono entrate in vigore la modifica della legge sulla protezione dell’ambiente (LPAmb), riguardante il divieto di commercializzare legno e prodotti da esso derivati di provenienza illegale, e la nuova ordinanza sul commercio di legno. Pertanto, dall’inizio dell’anno in Svizzera è vietato mettere in commercio legno e prodotti da esso derivati che provengono da prelievo o da commercio illegali; prevede l’adempimento di un obbligo di diligenza. L’esecuzione delle nuove disposizioni è principalmente di competenza dell’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM), che fa parte del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC). Per quanto riguarda invece la prima messa in commercio di legno proveniente dalla Svizzera la competenza è dei Cantoni.

Per maggiori informazioni sull’obbligo di dichiarazione:

https://www.konsum.admin.ch/bfk/it/home/holzdeklaration/holzdeklarationspflicht.html


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