5G e fibra ottica: verso una società della banda larga in Svizzera

Berna, 13.04.2022 - Reti fitte e performanti con antenne radiomobili adattive per il 5G, in combinazione con un potenziamento mirato della fibra ottica, possono consentire alla Svizzera di avanzare verso una società della banda larga. Al contempo, vi sono le premesse per proteggere la popolazione in modo efficace dalle radiazioni delle antenne. Queste le conclusioni cui giunge un rapporto approvato dal Consiglio federale in occasione della sua seduta del 13 aprile 2022. A causa dei notevoli rischi giuridici ed economici il Governo sconsiglia però la creazione di una rete radiomobile unica.

Come illustra il rapporto "Rete di radiocomunicazione mobile sostenibile", per quanto concerne la performance e l'esposizione alle radiazioni, le reti 5G presentano chiari vantaggi rispetto alle tecnologie radiomobili precedenti. Grazie a sistemi di antenne adattive, è infatti in parte possibile ridurre l'esposizione alle radiazioni causate dal 5G e aumentare la capacità della rete di un fattore dieci rispetto al 4G. Il quadro legale recentemente adeguato consente l'uso di questo tipo di antenna. Di conseguenza, secondo stime degli operatori, per lo sviluppo di una rete 5G efficiente occorrono nettamente meno nuove antenne di quanto inizialmente previsto (7'500 invece di 26'500). Inoltre, anche i costi saranno nettamente inferiori (3,2 mia CHF invece di 7,7 mia.). Il rapporto evidenzia anche come il numero di antenne necessarie dipenda soprattutto dal volume di dati da trasmettere e non dai valori limite vigenti.

Potenziamento della rete 5G in risposta al crescente scambio di dati

Le infrastrutture di telecomunicazione performanti hanno un grande valore per l'economia e la società. Il volume di dati trasmessi raddoppia ogni 12-18 mesi. Per questo occorre potenziare rapidamente le reti 5G in Svizzera. Nel 2021, con la modifica dell'ordinanza sulla protezione dalle radiazioni non ionizzanti (ORNI) e la definizione delle condizioni quadro per l'uso di antenne adattive, il Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) ha posto le basi necessarie. Sono inoltre state introdotte varie misure di accompagnamento che rispondono ai timori espressi da una parte della popolazione sulle radiazioni legate alla telefonia mobile. Tali misure comprendono l'ulteriore sviluppo del monitoraggio dell'esposizione alle radiazioni e la creazione di un centro di consulenza medica ambientale sulle radiazioni non ionizzanti.

Integrazione di reti in fibra ottica e mobili

Poiché ogni stazione base 5G richiede una connessione in fibra ottica, le reti in fibra ottica sono centrali per il potenziamento dell'infrastruttura radiomobile. Nelle aree periferiche dove la copertura mediante rete fissa è limitata, sono invece le reti mobiliad apportare un contributo importante alla disponibilità a livello nazionale di connessioni Internet veloci. iIl potenziamento delle reti in fibra ottica in Svizzera è generalmente molto avanzato e il Consiglio federale intende accelerarlo ulteriormente. Quale primo passo concreto in questa direzione, a dicembre 2021 ha posto in consultazione l'ampliamento del servizio universale con un'offerta supplementare da 80 Mbit/s. Inoltre, nel 2023 il Consiglio federale sottoporrà al Parlamento una strategia sulla banda ultra larga tesa a promuovere le infrastrutture di rete in Svizzera.

Notevoli svantaggi in caso di passaggio ad una rete unitaria

Il rapporto esamina anche i pro e i contro di una sola rete radiomobile rispetto alla situazione attuale con tre operatori di rete indipendenti (Swisscom, Sunrise UPC e Salt). Sebbene una singola rete richieda meno siti d'antenna, l'esposizione media della popolazione alle radiazioni sarebbe ridotta solo in modo limitato. Un abbandono del sistema odierno metterebbe in discussione il funzionamento della concorrenza e potrebbe minare l'obiettivo della legge sulle telecomunicazioni di offrire una vasta gamma di servizi di telecomunicazione di qualità, competitivi e a prezzi convenienti.

Postulato "Rete di radiocomunicazione mobile sostenibile"

Il rapporto è stato redatto sotto l'egida dell'Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM) con la partecipazione dell'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) in adempimento del postulato Häberli-Koller "Rete di radiocomunicazione mobile sostenibile". Il postulato incarica il Consiglio federale di esaminare come si possa raggiungere una protezione ottimale dalle radiazioni e garantire al contempo l'introduzione del 5G e delle prossime tecnologie entro un termine ragionevole. Chiede inoltre di presentare i pro e i contro di una rete radiomobile unitaria rispetto alla situazione odierna con tre operatori e illustrare come si potrebbe incentivare la trasmissione dei dati tramite fibra ottica.


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