Ucraina: primo incontro dello Stato maggiore speciale Asilo – Confederazione e Cantoni lavorano gomito a gomito

Berna-Wabern, 24.03.2022 - Lo Stato maggiore Asilo (SONAS) si è riunito per la prima volta giovedì 24 marzo. Sotto la direzione di Christine Schraner Burgener, segretaria generale della migrazione, i rappresentanti della Confederazione e dei Cantoni si sono informati reciprocamente sulla situazione generale per quanto riguarda la guerra in Ucraina e i movimenti dei profughi in Europa, nonché sulla situazione nel settore dell’alloggio in Svizzera. Confederazione e Cantoni lavorano a pieno ritmo per allestire posti di accoglienza destinati ai profughi.

Fino a giovedì la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) ha registrato attorno alle 13 600 persone giunte in Svizzera per fuggire la guerra in Ucraina. Al momento la Confederazione dispone di oltre 9300 posti di alloggio nei suoi centri d’asilo e negli alloggi messi a disposizione dall’esercito. I posti liberi sono attualmente un po’ meno di 3000. L’afflusso di profughi continua e, a seconda dell’evoluzione della guerra, potrà aumentare, per cui la Confederazione deve mettere a disposizione almeno 3000 posti di alloggio supplementari. La ricerca di queste strutture ricettive è in corso, la SEM, il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) e altri servizi federali lavorano gomito a gomito. Lo stesso vale per il reclutamento di sufficienti risorse di personale.

Al momento i Cantoni dispongono di circa 28 500 posti di alloggio per il settore dell’asilo, di cui circa 7500 sono stati predisposti appositamente per accogliere i profughi ucraini. 5500 posti sono momentaneamente liberi. Anche i Cantoni si stanno prodigando alla ricerca di ulteriori alloggi collettivi o di altro tipo per poter accogliere tutti i profughi. A titolo complementare è fatto ricorso anche alle offerte di alloggio di privati.

Situazione attuale

Ogni giorno giungono in Svizzera tra le 500 e le 1000 persone fuggite dall’Ucraina. In funzione dell’ulteriore evoluzione della guerra, nelle prossime settimane queste cifre potranno aumentare considerevolmente. Dall’inizio del conflitto circa 3,5 milioni di persone - tra cui moltissime donne e bambini - hanno lasciato l’Ucraina, mentre circa 6,5 milioni di persone sono state sfollate all’interno dell’Ucraina.

Misure contro la tratta di esseri umani

Nella situazione odierna è importante contrastare attivamente la tratta di esseri umani. A tal fine, l’Ufficio federale di polizia (fedpol) cura stretti contatti con le autorità partner, per esempio l’Ufficio federale delle dogane e della sicurezza dei confini (UDSC), la SEM e le polizie cantonali, allo scopo di sensibilizzare i rispettivi dipendenti affinché gli indizi di tratta di esseri umani o di sfruttamento di manodopera possano essere individuati celermente e segnalati alle autorità di perseguimento penale. La SEM, dal canto suo, informa i profughi tramite flyer e manifesti in merito ai loro diritti e agli interlocutori cui possono rivolgersi. La Conferenza cantonale delle direttrici e dei direttori delle opere sociali (CDOS) ha pubblicato brevi informazioni in ucraino e in russo sul sito www.aiuto-alle-vittime-svizzera.ch, sul quale sono reperibili anche tutti gli indirizzi delle case della donna e dei consultori per le vittime. È inoltre di cruciale importanza che, nel quadro della registrazione, sia eseguito anche in futuro un controllo di sicurezza in modo che gli indizi di abusi riconosciuti in tale contesto possano essere perseguiti.

Compiti e obiettivi di SONAS

La consigliera federale Karin Keller-Sutter ha attivato per la prima volta lo stato maggiore speciale, che costituisce l’organo di conduzione politico-strategica della Confederazione per far fronte alle situazioni straordinarie nel settore dell’asilo e dell’immigrazione. In quest’ organo tutti gli operatori rilevanti della Confederazione e dei Cantoni coordinano le attività in modo da fronteggiare la situazione nel quadro di una strategia globale. Questo consente di emanare decisioni e di concertarsi rapidamente nonché di elaborare raccomandazioni per il Consiglio federale. Alla prima seduta dello stato maggiore hanno preso parte rappresentanti del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS), del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), della SEM, dell’Ufficio federale di polizia (fedpol), dell’Ufficio federale delle dogane e della sicurezza dei confini (UDSC), dell’Ufficio federale del servizio civile (CIVI), delle conferenze cantonali delle direttrici e dei direttori cantonali di giustizia e polizia (CDDGP), delle opere sociali (CDOS) e dei comandanti cantonali di polizia (CDCPS) nonché dell’Associazione dei servizi cantonali di migrazione (ASM).


Indirizzo cui rivolgere domande

Daniel Bach, responsabile comunicazione SEM, M +41 79 570 37 81


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Segreteria di Stato della migrazione
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