Coronavirus: la Confederazione garantisce l’approvvigionamento di vaccini per il 2023

Berna, 11.03.2022 - Nella seduta del 11 marzo 2022 il Consiglio federale ha deciso la pianificazione degli acquisti dei vaccini anti-COVID-19 per il 2023. L’obiettivo principale è di garantire l’approvvigionamento della popolazione in tutti i possibili scenari pandemici. Per il 2023 si acquisteranno sette milioni di dosi dei vaccini Pfizer/BioNTech e altrettante dei vaccini Moderna, con l’opzione di acquisto di ulteriori sette milioni di dosi ciascuno. Il Consiglio federale ha inoltre deciso di sostenere la Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (CEPI) con altri dieci milioni di franchi. Il Consiglio federale chiede al Parlamento di stanziare un credito aggiuntivo per l’acquisto di medicamenti anti-COVID-19.

Il Consiglio federale ha deciso di acquistare per il 2023 anche sette milioni di dosi da Moderna oltre ai sette milioni di dosi già acquistate da Pfizer/BioNTech. Nel contempo la Svizzera si riserva l’opzione, da esercitare in caso di necessità, di acquistare ulteriori sette milioni di dosi di vaccino dalle due case farmaceutiche. Inoltre, in alternativa ai vaccini a mRNA, saranno ordinati fino a un massimo di un milione di dosi di vaccino da un altro fabbricante. Con questa strategia, anche per il 2023 il Consiglio federale riduce al minimo il rischio di incorrere in una penuria di vaccini.

Secondo i contratti vigenti, la Svizzera in linea di massima può sempre attingere all’ultima variante disponibile del vaccino del rispettivo fabbricante (fatta salva la relativa omologazione da parte di Swissmedic). I vaccini acquistati in eccesso e non necessari alla Svizzera saranno rivenduti o ceduti come è già stato fatto in passato. In tal modo sarà garantita una gestione efficiente dei vaccini.

I vaccini impediscono in modo affidabile decorsi gravi della malattia e arginano il sovraccarico delle strutture sanitarie. Sono uno strumento efficace nella lotta contro la pandemia. Le raccomandazioni concrete relative alla vaccinazione saranno stabilite in base alla rispettiva situazione epidemiologica.

Sostegno alla ricerca scientifica

La Svizzera ha stanziato altri dieci milioni di franchi per la Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (CEPI): nell’attuale situazione pandemica quest’ultima si è dimostrata leader nelle attività di ricerca e sviluppo di vaccini contro le pandemie e le epidemie. Già nell’aprile del 2020 la Confederazione aveva sostenuto la CEPI con un importo di dieci milioni di franchi.

Medicamenti anti-COVID-19 per il 2022 e il 2023

Il Consiglio federale chiede inoltre al Parlamento di stanziare un credito aggiuntivo per l’acquisto di ulteriori medicamenti anti-COVID-19. Al momento si presume che nell’autunno/inverno 2022/2023 saranno nuovamente necessari medicamenti per il trattamento di pazienti affetti da COVID-19. L’obiettivo è quello di garantire una quantità sufficiente di medicamenti anti-COVID-19 in particolare per i pazienti a rischio. I medicamenti saranno acquistati tramite la Farmacia dell’esercito nel Dipartimento della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) in collaborazione con l’Ufficio federale della sanità pubblica.


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