Il Consiglio federale elabora due messaggi per alleviare gli oneri amministrativi delle imprese

Berna, 04.03.2022 - Il Parlamento aveva incaricato il Consiglio federale di elaborare dei messaggi per lo sgravo amministrativo delle imprese. Il 4 marzo 2022 il Consiglio federale ha preso atto delle procedure di consultazione concernenti una legge sullo sgravio delle imprese (LSgrI) e l’introduzione di un freno alla regolamentazione. Ha quindi incaricato il DEFR di elaborare i messaggi sui due progetti entro la fine del 2022.

Con la legge sullo sgravio delle imprese (LSgrI) vengono sancite misure mirate per lo sgravio amministrativo delle imprese e sfruttati meglio i vantaggi della digitalizzazione nei contatti con le autorità attraverso un ampliamento dell’offerta sulla piattaforma elettronica EasyGov. Il freno alla regolamentazione implica che, in futuro, sarà necessaria una maggioranza qualificata in Parlamento per approvare regolamentazioni particolarmente gravose per le imprese. Ciò comporta una modifica della Costituzione. La consultazione sui due progetti, avviata il 28 aprile, si è conclusa il 18 agosto 2021.

La legge sullo sgravio delle imprese riscuote un ampio consenso

Il progetto concernente la LSgrI è accolto con favore dalla maggioranza dei Cantoni, da tutti i partiti che hanno espresso un parere (escluso il PSS) e dalle associazioni economiche e di categoria. I fautori del progetto sottolineano che la LSgrl contribuisce in misura significativa a contenere i crescenti oneri delle imprese e, quindi, migliora l’attrattiva della piazza economica. Inoltre, la diffusione rapida e capillare della piattaforma centrale EasyGov potenzia gli sforzi di digitalizzazione dello Stato a tutti i livelli. Una minoranza dei partecipanti alla consultazione contesta invece la generale necessità di una nuova legge e il rapporto costi-benefici del progetto.

In considerazione dei risultati nel complesso positivi emersi dalla consultazione, il Consiglio federale conferma i contenuti del progetto della LSgrI, tra i cui elementi essenziali si annoverano le stime sistematiche dei costi delle regolamentazioni e la verifica di regolamentazioni semplificate per le imprese in caso di nuovi progetti di legge, il monitoraggio degli oneri normativi, studi settoriali per valutare le regolamentazioni esistenti nonché l’iscrizione nella legge della piattaforma centralizzata EasyGov. Nel suo messaggio il Consiglio federale evidenzierà però anche i punti deboli del disegno di legge sullo sgravio delle imprese. Con il messaggio sulla LSgrI il Consiglio federale attua il mandato parlamentare della mozione 16.3388 presentata dalla consigliera nazionale Sollberger.

Stretta maggioranza per il freno alla regolamentazione

La consultazione ha messo in luce che l’introduzione di un freno alla regolamentazione è più controversa. Il progetto riscuote il consenso di una stretta maggioranza e può contare in particolare sul sostegno dei partiti borghesi (UDC, PLR, AdC) e di tutte le organizzazioni economiche e di categoria. Viene sottolineato che il freno alla regolamentazione accresce la trasparenza in merito ai costi normativi e che l’esigenza della maggioranza qualificata per l’approvazione di nuove regolamentazioni richiama la necessaria attenzione sugli oneri a carico delle imprese da parte del Parlamento e dell’Amministrazione federale. Una maggioranza dei fautori chiede inoltre l’istituzione di un organo indipendente che, in caso di nuovi progetti, verifichi le stime dei costi normativi delle unità amministrative responsabili. Il progetto è invece respinto, tra l’altro, dalla maggioranza dei Cantoni e dagli altri partiti (PSS, i Verdi, PVL e PEV), che criticano soprattutto il trattamento preferenziale degli interessi delle imprese nel processo legislativo e la focalizzazione esclusiva sui costi. Inoltre si rimarcano le possibili difficoltà di attuazione di questo strumento.

Dopo aver preso atto dei risultati della consultazione, il Consiglio federale ha deciso di elaborare un messaggio concernente l’introduzione di un freno alla regolamentazione in adempimento del mandato del Parlamento (mozione 16.3360 del Gruppo liberale radicale). È però contrario all’introduzione di un freno alla regolamentazione e nel messaggio non proporrà di approvare il disegno di atto normativo. Ritiene infatti che un freno alla regolamentazione potrebbe consentire a una minoranza di bloccare delle riforme, con il rischio di generare oneri amministrativi supplementari. I due messaggi concernenti la LSgrI e l’introduzione di un freno alla regolamentazione dovranno essere pronti entro la fine del 2022.


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