Forme particolari di assicurazione: la protezione dei dati è migliorata

Berna, 23.02.2022 - Nella sua seduta del 23 febbraio 2022, il Consiglio federale ha approvato il rapporto sulla protezione dei dati dei pazienti relativo alle forme particolari di assicurazione malattie. Le misure adottate alcuni anni fa hanno avuto effetto. Le competenze di cui dispongono l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) e l’Incaricato federale della protezione dei dati e della trasparenza (IFPDT) sono ritenute sufficienti per esercitare l’attività di vigilanza sugli assicuratori. Non sono necessarie misure supplementari.

Il rapporto dà seguito a un’indagine, articolata su tre domande, sulla protezione dei dati nell’ambito delle forme particolari di assicurazione malattie. La prima domanda chiedeva quali dati vengono scambiati tra assicuratori e medici, a quale scopo e, se del caso, attraverso quale canale di informazione. La seconda si interessava alle misure tecniche e organizzative in vigore presso gli assicuratori malattie per proteggere i dati sensibili. La terza riguardava le possibilità per gli assicuratori di accedere ai sistemi informatici degli studi medici.

Gli scambi di informazioni sensibili sono sicuri

Per ogni tematica sollevata, il rapporto conclude che le competenze dell’UFSP e dell’IFPDT sono sufficienti per svolgere l’attività di vigilanza sugli assicuratori malattie e garantiscono la protezione dei dati nell’ambito delle forme particolari di assicurazione.

L’indagine mostra infatti che i dati sulle prestazioni mediche e sui pazienti vengono scambiati in modo sicuro tra assicuratori malattie, specialisti e medici di base. Le misure tecniche e organizzative per garantire la protezione dei dati sensibili corrispondono inoltre agli standard richiesti. Questo è dimostrato dal fatto che gli assicuratori controllano la cerchia di persone autorizzata ad accedere ai dati dei pazienti e che prevale l’invio di e-mail criptate. Infine si evince che in nessun caso l’assicuratore ha accesso ai sistemi informatici dei medici di base. 

La terza indagine dal 2009

Il rapporto adottato dal Consiglio federale si basa sui risultati della terza indagine sulla protezione dei dati dal 2009 a questa parte. La prima, che dava seguito a un postulato, aveva permesso di evidenziare diversi punti migliorabili. Di conseguenza, è stata emessa una circolare e, tra il 2011 e il 2012, è stata effettuata una seconda indagine, che ha evidenziato un netto miglioramento, ma anche delle lacune da colmare. Nel 2013, il Consiglio federale ha quindi incaricato l’UFSP e l’IFPDT, nell’ambito della loro attività di vigilanza, di garantire che le lacune rimanenti venissero colmate e che le disposizioni legali di protezione dei dati venissero attuate. L’IFPDT e l’UFSP hanno dunque effettuato numerosi controlli tra il 2013 e il 2019.


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