Medio Oriente: il DFAE annuncia la fine del sostegno finanziario all’Iniziativa di Ginevra

Berna, 25.01.2022 - La Svizzera ha sostenuto l’Iniziativa di Ginevra sin dalla sua creazione nel 2003. Sulla base delle conclusioni di una valutazione esterna, il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha deciso di revocare gradualmente il suo contributo finanziario all’Iniziativa, che ha sostenuto attraverso due ONG locali. Nel quadro del suo Programma di cooperazione 2021-2024, la Svizzera continua ad adoperarsi in favore del dialogo e della pace in Medio Oriente. Sostiene inoltre la visione formulata dal Consiglio di sicurezza dell’ONU: una regione con due Stati democratici, Israele e Palestina, che convivono pacificamente entro confini sicuri e riconosciuti. Questa posizione, ribadita dal Consiglio federale nell’ottobre del 2020, è ancorata nella Strategia MENA 2021–2024.

Attraverso l’Iniziativa di Ginevra, la Confederazione ha sostenuto gli sforzi della società civile israeliana e palestinese sfociati nel 2003 nella stesura dell’Accordo di Ginevra e dei relativi allegati. Il citato Accordo è un documento di riferimento significativo e la prova che esistono opzioni concrete plausibili per una soluzione a due Stati. Dal 2003 il sostegno della Svizzera all’Iniziativa di Ginevra ammonta complessivamente a circa 18 milioni di franchi.

Facendo seguito alle raccomandazioni formulate in una prima valutazione esterna del 2009, il DFAE ha ridotto gradualmente, negli anni, il suo sostegno finanziario all’Iniziativa, passando da 1 milione di franchi nel 2009 a 180 000 franchi nel 2021.

Inoltre, il DFAE riesamina regolarmente i suoi impegni con i partner esecutivi per accertarsi che il denaro delle e dei contribuenti venga usato in maniera mirata e porti ai risultati auspicati. Dando seguito alla risposta del Consiglio federale alla mozione Imark (18.3867), nel 2020 il DFAE ha commissionato una nuova valutazione esterna dell’Iniziativa di Ginevra.

Le conclusioni in essa formulate sono chiare: se all’inizio l’Iniziativa era importante e rilevante, ha in seguito perso sempre più efficacia e impatto, anche se il suo obiettivo è allineato con la posizione della Svizzera, favorevole a una soluzione a due Stati. La valutazione rileva inoltre la scarsa pertinenza dell’Iniziativa rispetto all’attuale contesto politico e fa notare che molti attori interessati considerano la sua logica come distaccata dalla realtà odierna. L’Iniziativa non riscuote sufficiente sostegno politico né in Israele né nel Territorio palestinese occupato. Sulla base di queste conclusioni e in virtù dei principi di collaborazione con le ONG stabiliti nella Strategia MENA, che prevedono anche la riduzione del loro numero, il DFAE ha deciso di revocare gradualmente il suo sostegno finanziario all’Iniziativa nell’arco dei prossimi due anni, cioè entro la fine del 2023, per permetterle in questo modo di prepararsi al cambiamento.

Soluzione a due Stati

La Svizzera si impegna già in nuove e innovative iniziative di promozione del dialogo e della pace che presentano un maggiore potenziale di impatto. I finanziamenti fino ad ora effettuati all’Iniziativa di Ginevra saranno investiti in questi progetti a partire dal 2023. Le attività di promozione della pace sono attuate in parallelo con le attività umanitarie e di sviluppo, nel quadro del Programma di cooperazione per il Medio Oriente 2021-2024.

Nonostante i numerosi ostacoli, la Svizzera è convinta che solo una soluzione a due Stati negoziata da entrambe le Parti nel rispetto del diritto internazionale e dei parametri concordati a livello internazionale – comprese le risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’ONU – possa condurre a una pace duratura tra Israeliani e Palestinesi.


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