Ricerca transdisciplinare, innovazione e sostenibilità al centro del nuovo programma di sviluppo lanciato dalla DSC e dal Fondo nazionale svizzero
Berna, 13.01.2022 - La Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) e il Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica (FNS) lanciano insieme un nuovo programma di ricerca applicata alla lotta contro la povertà e allo sviluppo sostenibile. Questo programma, rivolto a ricercatori e ricercatrici svizzeri e dei Paesi del Sud che collaborano con attori direttamente coinvolti nello sviluppo, copre il periodo 2022-2026 e prevede un contributo della DSC di circa 19 milioni di franchi. La ricerca e l’innovazione contribuiscono alla realizzazione degli obiettivi della Strategia di cooperazione internazionale 2021–2024.
La Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) e il Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica (FNS) hanno rinnovato il loro partenariato fino al 2030 e in questo quadro hanno appena lanciato un programma dedicato alla ricerca applicata, nominato SOR4D «Solution-oriented research for development programme».
Questo nuovo programma risponde alle esigenze espresse dalla comunità scientifica e dagli attori dello sviluppo, cioè il poter beneficiare di più possibilità di condurre ricerca transdisciplinare e di proporre soluzioni innovative su misura dei bisogni delle popolazioni locali.
Ricerca svizzera ed eccellenza sotto i riflettori
Una particolarità di questo nuovo strumento è che coinvolge la comunità scientifica svizzera. Infatti, circa l’80 per cento dell’impegno della DSC in materia di ricerca è destinato alla comunità scientifica internazionale, e il nuovo programma si prefigge di sfruttare e promuovere l’enorme potenziale degli istituti di ricerca svizzeri che operano nel settore dello sviluppo.
Un primo invito a presentare progetti sarà lanciato nelle prossime settimane. I gruppi di ricerca svizzeri potranno presentare progetti realizzati in partenariato con gruppi di Paesi in via di sviluppo e con attori pubblici o privati che operano nel campo dello sviluppo. L’obiettivo è fare ricerca che porti a individuare soluzioni concrete e realizzabili alle sfide urgenti in materia di sviluppo.
I progetti saranno valutati da un comitato di esperti internazionali nel campo della scienza e dello sviluppo. L’approccio competitivo mira a promuovere le idee e i partenariati più interessanti e promettenti. Con un budget fornito dalla DSC di circa 19 milioni di franchi su cinque anni (2022-2026), il programma prevede la realizzazione di un massimo di 28 progetti, ciascuno del valore compreso tra 500 000 e 1 000 000 di franchi e della durata di tre-quattro anni.
Un programma che contribuisce a realizzare gli impegni della Svizzera
Gli impegni formulati dalla Svizzera nella sua Strategia di politica estera 2020–2023, nella Strategia di cooperazione internazionale 2021–2024 e nel quadro dell’attuazione dell’Agenda 2030 dell’ONU richiedono nuovi approcci che accelerino il trasferimento di conoscenze e tecnologie tra il mondo scientifico e la pratica.
Il programma SOR4D dà un contributo diretto in questo senso, rispondendo alle priorità tematiche della strategia di politica estera e della strategia di cooperazione internazionale, che promuovono la collaborazione scientifica, l’utilizzo dell’innovazione svizzera e lo sfruttamento del potenziale della formazione e della ricerca.
L’FNS è un partner di lunga data della DSC e un attore importante nella promozione della ricerca scientifica, anche nel settore della cooperazione allo sviluppo.
Il programma SOR4D si basa sull’esperienza del suo predecessore, il programma r4d, anch’esso gestito congiuntamente dalla DSC e dall’FNS, che si concluderà nel 2023. Il progetto r4d ha consentito di realizzare, in 50 Paesi in via di sviluppo, 57 progetti di ricerca in partenariato tra gruppi di scienziati svizzeri e di Paesi in via di sviluppo.
I progetti riguardano svariati settori: lo sviluppo di una tecnologia ecologica per la fabbricazione di materiali da costruzione ricavati da gusci di noce di cocco nelle Filippine (COCOBOARDS); la definizione di algoritmi per perfezionare la prescrizione di antibiotici per bambine e bambini malati in Tanzania (e-POCT); il trattamento delle acque reflue di alcuni ospedali in Costa d’Avorio e Colombia utilizzando tecniche elettrochimiche (AOP’s); un progetto di orientamento scolastico e professionale per promuovere l’occupazione in Burkina Faso e Togo.
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